"Era stata redatta alcuni mesi fa" si giustifica Pramila Jayapal la presidente del gruppo dem che con questa missiva rischia di creare una spaccatura interna allo stesso partito di Joe Biden in vista delle elezioni midterm dell'8 novembre. "Continuiamo a sostenere l'Ucraina" il commento da Washington
E’ caos all’interno del partito democratico americano dopo il dietrofront di 30 parlamentari progressisti dem che hanno ritirato una controversa lettera in cui si chiedevano negoziati diretti con la Russia per mettere fine alla guerra in Ucraina. Una strategia radicalmente diversa da quella portata avanti dal presidente americano di forte sostegno all'Ucraina. È la prima volta che membri di spicco del suo stesso partito chiedono a Biden di cambiare il proprio approccio sul conflitto. La loro azione rischia di trasmettere all’elettorato un’immagine di spaccatura interna che può rivelarsi deleteria in vista delle elezioni di midterm dell’8 novembre.
Jayapal: "Uniti a sostegno dell’Ucraina"
Poco convincente la giustificazione del gruppo dem in merito alla lettera inviata a Mosca. La presidente del gruppo, Pramila Jayapal, ha dichiarato che la missiva era stata preparata alcuni mesi fa e poi "diffusa dallo staff senza essere stata valutata". Alcuni dei 30 firmatari si sono intanto tirati indietro, dicendo di aver firmato a giugno. "Voglio essere chiara: come democratici siamo uniti nell'inequivocabile impegno a sostenere l'Ucraina nella lotta per la democrazia e libertà di fronte all'oltraggiosa e illegale invasione russa. La diplomazia è un importante strumento per salvare vite, ma è uno degli strumenti", ha dichiarato Jaypal. La lettera ha fatto arrabbiare molti parlamentari democratici, la stragrande maggioranza dei quali sostiene la linea del presidente americano Joe Biden.
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Il Dipartimento di Stato commenta la lettera dei liberal
"C'è sostegno per continuare a sostenere l'Ucraina" in Congresso, sia fra i repubblicani sia fra i democratici. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price commentando la lettera prima pubblicata e poi ritirata di 30 deputati liberal che chiedono a Joe Biden di rivedere la strategia sull'Ucraina.