G7 sull’Ucraina, Draghi: "Obiettivo pace, ma voluta da Kiev". Zelensky chiede no fly zone
MondoI leader del G7 si impegnano a sostenere l'Ucraina ''per tutto il tempo che sarà necessario''. Questo è quanto si legge nel documento diffuso al termine della riunione virtuale che si è svolta oggi con la partecipazione del presidente ucraino. Il presidente del Consiglio italiano sul gas: "Più indipendenti da Mosca, ma serve unità". Prima del vertice telefonata Draghi-Zelensky. Il portavoce del Cremlino Peskov: "Il confronto fra Mosca e l'Occidente continuerà"
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I leader del G7 si impegnano a sostenere l'Ucraina ''per tutto il tempo che sarà necessario''. È quanto si legge nel documento diffuso al termine del vertice virtuale che si è svolto oggi con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha chiesto che i sette Paesi aiutino a creare uno "scudo aereo" sull'Ucraina. Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha affermato che "il nostro obiettivo deve essere la pace, ma una pace che sia giusta e voluta dall'Ucraina". Il Cremlino invece si aspetta la continuazione del "confronto" tra Mosca e l'Occidente dopo il G7: lo ha dichiarato il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ripreso dall'agenzia di stampa statale russa Tass: "L'umore alla vigilia di questo vertice è ben compreso da noi, è facile da prevedere. Il confronto continuerà". Gli Stati Uniti "invieranno nuovi pacchetti di armi a Kiev nei prossimi giorni e continueranno ad aiutare l'Ucraina a difendersi per tutto il tempo necessario", ha fatto intanto sapere in un'intervista alla Cnn il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby. Anche la premier britannica Liz Truss ha garantito di voler continuare sulle orme del suo predecessore fornendo a Kiev le armi di cui ha bisogno e ha definito Putin "disperato per i successi ucraini" (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Draghi: "Più indipendenti da Mosca, ma serve unità"
Riguardo alle forniture di gas, iDraghi ha sostenuto che "siamo riusciti a diversificare le nostre fonti di energia e a diventare sempre più indipendenti dal gas russo. Tuttavia, i prezzi dell'energia sono ancora troppo alti, è un problema che dobbiamo affrontare uniti". Il presidente del Consiglio italiano si è unito al coro di condanna dei leader del G7: "Condanniamo con forza i bombardamenti sui civili e sulle infrastrutture civili da parte della Russia. Questi bombardamenti devono spingerci a sostenere l'Ucraina con la stessa determinazione che abbiamo avuto finora".
Zelensky: "Nuova escalation Russia richiese nuove sanzioni e armi"
''Vi chiedo di aumentare lo sforzo generale per aiutare finanziariamente la creazione di uno scudo aereo per l'Ucraina. Milioni di persone saranno grate al G7 per un simile aiuto'', è la richiesta di Zelensky. ''La Russia ha iniziato una nuova fase dell'escalation'' della guerra in Ucraina e per questo ''sono necessarie nuove sanzioni'' contro Mosca, ha detto il presidente ucraino al summit del G7. Il presidente russo Vladimir ''Putin potrebbe produrre una ulteriore escalation in Ucraina'' e questo ''rappresenta una minaccia per noi tutti''. Per fermare i russi, però, secondo Zelensky non bastano le sanzioni. ''Quando l'Ucraina avrà un'adeguata difesa aerea, la principale minaccia russa potrà essere fermata'', ha dichiarato. Riguardo alla Bielorussia, il presidente ucraino ha chiarito che Kiev non ha alcuna intenzione di intraprendere ''un'azione militare'', vuole solo difendere i propri confini, la propria integrità e ''sovranità territoriale''. Zelensky ha chiesto quindi che venga ''istituita una missione internazionale da inviare al confine tra Ucraina e Bielorussia per monitorare la situazione''.
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G7: "Chiederemo conto a Putin degli attacchi sui civili"
''Vogliamo rassicurare il presidente Zelensky che continuerà senza sosta il nostro impegno a favore dell'Ucraina per difendere la sua integrità e sovranità territoriale. Continueremo a fornire sostegno finanziario, umanitario, militare, diplomatico e legale. E sosterremo l'Ucraina per tutto il tempo che sarà necessario'', si legge nel documento. ''Ci impegnamo a sostenere l'Ucraina in quello che ha bisogno per affrontare l'inverno'', prosegue il testo. Nel comunicato diffuso dopo l'incontro, inoltre, i leader del G7 condannano gli ultimi raid russi in Ucraina. "Condanniamo questi attacchi nei termini più forti possibili", si legge. E ancora: "Gli attacchi indiscriminati sulla popolazione civile innocente costituiscono crimini di guerra. Ne chiederemo conto al presidente Putin e ai responsabili". Poi: "L'annuncio di un gruppo militare comune con la Russia costituisce l'esempio più recente della complicità del regime della Bielorussia con la Russia".
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I 13 punti del documento del G7
Questi i 13 punti del comunicato ufficiale diffuso al termine del vertice straordinario dei Paesi del G7 con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky.
- Il nostro incontro si è svolto sullo sfondo dei più recenti attacchi missilistici contro le infrastrutture civili e le città in tutta l'Ucraina, che hanno portato alla morte di civili innocenti. Condanniamo questi attacchi con la massima fermezza e ricordiamo che gli attacchi indiscriminati a popolazioni civili innocenti costituiscono un crimine di guerra. Risponderemo al presidente Putin e ai responsabili
- Il G7 condanna fermamente e rifiuta inequivocabilmente il tentativo illegale di annessione da parte della Russia delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhya e Kherson, oltre alla Repubblica autonoma di Crimea e alla città di Sebastopoli. Ribadiamo solennemente che non riconosceremo mai questa annessione illegale o i falsi referendum che la Russia usa per giustificarla
- La Russia ha palesemente violato i principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite. Non possono e non danno alla Russia una base legittima per cambiare i confini dell'Ucraina. Invitiamo tutti i paesi a respingere inequivocabilmente queste violazioni del diritto internazionale e chiediamo alla Russia di cessare tutte le ostilità e di ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue truppe e l'equipaggiamento militare dall'Ucraina
- Abbiamo imposto e continueremo a imporre ulteriori costi economici alla Russia, incluso alle persone e alle entità all'interno e all'esterno della Russia, fornendo supporto politico o economico ai tentativi illegali della Russia di cambiare lo status del territorio ucraino
- Deploriamo i passi deliberati di escalation russa, inclusa la mobilitazione parziale dei riservisti e la retorica nucleare irresponsabile, che sta mettendo a rischio la pace e la sicurezza globale. Riaffermiamo che qualsiasi uso di armi chimiche, biologiche o nucleari da parte della Russia avrebbe gravi conseguenze
- Condanniamo le azioni della Russia presso la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya e la pressione esercitata sul personale della struttura. Questa è un'ulteriore escalation irresponsabile e riterremo la Russia responsabile per qualsiasi incidente causato dalle loro azioni. La sicurezza, la protezione e le salvaguardie dell'impianto nucleare sono fondamentali e sosteniamo gli sforzi dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica in questo senso
- Ribadiamo il nostro appello alle autorità bielorusse affinché smettano di consentire la guerra di aggressione russa consentendo alle forze armate di Mosca di utilizzare il territorio bielorusso e fornendo supporto all'esercito. L'annuncio di un gruppo militare congiunto con la Russia costituisce l'esempio più recente della complicità del regime bielorusso con la Russia. Rinnoviamo il nostro appello al regime di Lukashenko a rispettare pienamente i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale
- Riaffermiamo il nostro pieno sostegno all'indipendenza, all'integrità territoriale e alla sovranità dell'Ucraina nei suoi confini internazionalmente riconosciuti. In linea con il diritto internazionale, in particolare con la Carta delle Nazioni Unite, l'Ucraina ha il diritto legittimo di difendersi dall'aggressione russa e di riprendere il pieno controllo del proprio territorio entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti
- Abbiamo rassicurato il presidente Zelenskyy sul fatto che siamo fermi nel nostro impegno a fornire il sostegno di cui l'Ucraina ha bisogno per sostenere la sua sovranità e integrità territoriale. Continueremo a fornire supporto finanziario, umanitario, militare, diplomatico e legale e resteremo fermamente con l'Ucraina per tutto il tempo necessario. Ci impegniamo a sostenere l'Ucraina nel soddisfare le sue esigenze durante l'inverno
- Nell'ottica di una soluzione di pace praticabile nel dopoguerra, siamo pronti a raggiungere accordi insieme ai paesi e alle istituzioni interessati e all'Ucraina sulla sicurezza dureatura e altri impegni per aiutare il Paese a difendersi, assicurare il suo futuro libero e democratico e scoraggiare una futura aggressione russa. Continueremo a coordinare gli sforzi per soddisfare i requisiti urgenti dell'Ucraina per le attrezzature militari e di difesa. Attendiamo con impazienza i risultati della Conferenza internazionale di esperti sulla ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell'Ucraina il 25 ottobre
- Nessun paese desidera la pace più dell'Ucraina, il cui popolo ha subito morti, sfollati e innumerevoli atrocità a causa dell'aggressione russa. In solidarietà con il Paese, i leader del G7 accolgono con favore la disponibilità del presidente Zelenskyy per una pace giusta. Ciò dovrebbe includere i seguenti elementi: rispetto della protezione dell'integrità territoriale e della sovranità della Carta delle Nazioni Unite; salvaguardare la capacità dell'Ucraina di difendersi in futuro; garantire la ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina, compresa l'esplorazione di strade per farlo con i fondi della Russia; perseguire la responsabilità per i crimini russi commessi durante la guerra
- Siamo profondamente turbati dai danni ai gasdotti Nordstream nelle acque internazionali del Mar Baltico e condanniamo fermamente qualsiasi interruzione deliberata di infrastrutture critiche. Accogliamo con favore le indagini in corso
- Agiremo in solidarietà e in stretto coordinamento per affrontare l'impatto negativo dell'aggressione russa per la stabilità economica globale, anche continuando a cooperare per garantire la sicurezza energetica e l'accessibilità economica in tutto il G7 e oltre
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Von Der Leyen: "Al G7 discusso riduzione prezzi energia"
In un tweet, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha ribadito la condanna del G7 all'escalation "di violenza della Russia contro i civili in Ucraina. Staremo al fianco dell'Ucraina fino a quando sarà necessario e abbiamo rafforzato le nostre sanzioni contro la Russia. Il sostegno della Bielorussia all'aggressione della Russia deve avere conseguenze". Poi ha scritto ancora: "Abbiamo anche discusso delle azioni per ridurre i prezzi dell'energia"
Telefonata Draghi-Zelensky prima del vertice
Prima del G7, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto una conversazione telefonica con Zelensky. "Il colloquio si è incentrato sugli ultimi, gravi sviluppi della situazione sul terreno con particolare riguardo agli attacchi missilistici condotti dalle Forze russe contro Kiev ed altre città ucraine - ha riferito Palazzo Chigi - Il presidente Draghi ha condannato l'inaccettabilità di questi attacchi brutali, che aggravano ulteriormente le responsabilità russe, e ha confermato la vicinanza dell'Italia alle autorità e alla popolazione ucraine". "Ho avuto una conversazione telefonica con il premier italiano Mario Draghi - ha twittato poi il presidente ucraino - L'ho informato sulle conseguenze del terrore missilistico russo, ringraziandolo per il suo sostegno costante e forte. Abbiamo coordinato le posizioni alla vigilia di importanti eventi internazionali, incluso il summit del G7".
Gb all’Onu: “I confini non possono essere ridisegnati con la forza”
"Quello della Russia sulle regioni ucraine è stato il più grande tentativo di annessione con la forza dalla Seconda guerra mondiale. Vladimir Putin cerca di prendere con la forza il territorio dell'Ucraina, le sue risorse, la sua identità. I confini non possono essere cambiati con la forza", ha detto l'ambasciatrice britannica all'Onu, Barbara Woodward, in Assemblea generale, chiedendo ai Paesi membri di votare in favore della risoluzione promossa dall'Ue che condanna l'annessione. "La Carta delle Nazioni Unite sancisce il principio dell'integrità territoriale - ha proseguito Woodward - Non abbiamo modo di risolvere le controversie o raggiungere gli obiettivi fondamentali dell'Onu se cediamo su questo principio, se un capo di Stato canaglia può con la forza cambiare i confini di un altro membro delle Nazioni Unite. La guerra della Russia sta ribaltando il principio più sacro del sistema internazionale: i confini non possono essere ridisegnati con la forza".
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Cpi: “Per crimini guerra Russia ci sarà resa dei conti”
Intanto Karim Ahmad Khan, il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi), ha assicurato che ci sarà giustizia per i crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina. Il diritto internazionale, ha detto Khan parlando con la Cnn, "garantirà che ci sarà un giorno della resa dei conti in Ucraina e in altre situazioni in cui qualsiasi bullo, qualsiasi individuo con una pistola o un missile, o con la capacità di infliggere terrore ai più vulnerabili, si renderà conto che la legge esiste". "La legge può non essere così forte come molte persone vorrebbero, ma non è così debole come molte persone pensano", ha sottolineato il capo della Cpi raccontando che ci sono suoi uomini "nei bunker in Ucraina insieme a civili, donne e bambini. Siamo lì per arrivare alla verità".