
Guerra Russia-Ucraina, cosa succede se Putin usa armi nucleari: i possibili scenari
La Federazione russa "farà di tutto" per difendere il suo territorio, comprese le quattro regioni ucraine annesse ieri, ha detto il capo del Cremlino. Il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, spiega che verrà impiegata “qualsiasi arma”, comprese quelle “nucleari strategiche”. Lo spettro del nucleare apre a diversi scenari e vari livelli di intensità del conflitto

La firma dei trattati di annessione alla Russia delle regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia riporta sul tavolo lo spettro di un’escalation del conflitto tra Mosca e Kiev. La paura è che il Cremlino possa decidere di utilizzare le armi nucleari, finora non ancora impiegate negli scontri, per difendere i territori annessi che ora Mosca considera parte integrante della Federazione russa. Cosa potrebbe succedere se questo scenario diventasse realtà?
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Ieri, 30 settembre, poche ore prima della cerimonia di annessione delle regioni ucraine, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov (in foto), citato dalla Tass, ha detto che “coloro che parlano di un'escalation nucleare" in Ucraina "agiscono in modo irresponsabile", affermando che Mosca è quindi "contraria a parlare della questione". C'è chi invece parla più apertamente
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Il presidente Putin ha detto che la Federazione russa farà di tutto per difendere il suo territorio, riferendosi anche alle regioni che da oggi considererà russe, a differenza di quanto farà la comunità internazionale che ha già definito i referendum come una “farsa” priva di fondamento e di conseguenze giuridiche. Il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, già prima dei risultati dei referendum aveva chiarito che Mosca, annessi i territori, per proteggerli avrebbe impiegato “qualsiasi arma”, comprese quelle “nucleari strategiche”
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Inoltre, andando indietro al 21 settembre scorso, per la prima volta il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu aveva parlato di “uso della triade nucleare” che Mosca ha a disposizione, a differenza di altri Paesi che pure dispongono di arsenali nucleari. La triade nucleare è composta da missili con base a terra che possono colpire obiettivi a lunga distanza, missili lanciati da sottomarini e bombe nucleari lanciate da aerei
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Gli Stati Uniti monitorano da vicino la situazione, con il segretario di Stato Usa Antony Blinken che ha dichiarato come in realtà – al momento – Washington non sia a conoscenza dell’intenzione di Mosca di usare davvero l’arma nucleare. "Il rischio nucleare esiste, ma non vediamo al momento nessuna minaccia imminente sull'uso di armi nucleari da parte di Mosca. Continuiamo a monitorare la situazione in modo molto serio", gli ha fatto poi eco il consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan
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Tuttavia, ha detto Sullivan, "i militari americani in Europa sono pronti ad ogni evenienza". Il Washington Post riporta come da tempo gli Usa starebbero comunicando a Mosca che l’impiego del nucleare avrebbe gravi conseguenze, senza specificare – volutamente – quali sarebbero. Tutto dipende da come la Russia deciderà eventualmente di impiegare il suo arsenale nucleare, e soprattutto dal tipo di armamenti
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Secondo la dottrina di deterrenza nucleare russa, ogni minaccia all'integrità statale della Federazione – anche effettuata tramite armi convenzionali – potrebbe giustificare l’impiego del nucleare. In pratica, se Kiev decidesse di attaccare i territori che adesso la Russia considera suoi, questo basterebbe a motivare una riposta con armi nucleari

Una delle ipotesi sotto analisi è che Mosca utilizzi in prima battuta armi nucleari tattiche, cioè a potenziale distruttivo ridotto e limitato al territorio ucraino. In questo caso la Nato e i suoi Paesi, in teoria, non potrebbero intervenire direttamente per difendere Kiev rispondendo con attacchi sul territorio russo, né con armi convenzionali, né con armi nucleari, perché l'Ucraina non fa parte dell’Alleanza

L'Alleanza non avrebbe dunque la possibilità intervenire direttamente. Se lo facesse, il conflitto potrebbe scoppiare su scala internazionale. Il ministro degli Esteri polacco, Zbigniew Rau (in foto), ha dichiarato qualche giorno fa che la risposta della Nato a qualsiasi uso di armi nucleari da parte della Russia in Ucraina sarà "devastante"

In un'intervista al talk show della Nbc 'Meet the Press' il ministro, in visita a Washington, ha avvertito che se Putin dovesse usare armi atomiche la Nato reagirà "in maniera convenzionale", quindi non usando testate nucleari

Il presidente ucraino Zelensky nel frattempo ha chiesto l’adesione accelerata di Kiev alla Nato, volontà che Putin ha indicato come uno dei motivi alla base della guerra in corso. “Di fatto, siamo già nella Nato. Di fatto, abbiamo già dimostrato la compatibilità con gli standard dell'Alleanza. Compiamo il nostro passo decisivo firmando la domanda di adesione accelerata dell'Ucraina alla Nato", ha detto in un video sui social

Il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, ha voluto mettere in chiaro che "l'Ucraina ha il diritto di recuperare i territori occupati dalla Russia", ma che "l'ingresso dell'Ucraina nella Nato deve essere presa da tutti e trenta gli Stati membri". Se l'Alleanza "accettasse l'annessione della Russia e le minacce nucleari, allora cederemmo a un ricatto nucleare". Stoltenberg ha definito "la retorica nucleare" di Putin come "pericolosa", avvertendo che "la Nato è vigile, monitora cosa fanno le forze militari della Russia"
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