"Si tratta della violazione più brutale della Carta Onu", ha sottolineato il presidente ucraino durante la riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina, aggiungendo: "Putin ora è solo contro l’umanità"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando in video alla riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina ha accusato esplicitamente il presidente russo: “Durante i referendum nei territori occupati la gente è stata obbligata a votare mentre veniva minacciata con le armi e i risultati sono stati preparati con grande anticipo. Ogni annessione è un crimine”. I referendum per l’annessione alla Russia di Donbass e Cherson sono iniziati lo scorso 23 settembre. "L’annessione mette Putin da solo di fronte a tutta l’umanità. Credo nella vostra abilità di agire", ha detto Zelensky rivolgendosi al Consiglio. Secondo il presidente dell’Ucraina i referendum russi sarebbero "la violazione più brutale della Carta Onu" e un tentativo di "rubare territorio e cancellare le norme della legge internazionale". (GUERRA UCRAINA-RUSSIA. GUARDA LE NOTIZIE IN DIRETTA).
Dai risultati preliminari vince il sì
I referendum organizzati nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk e nelle regioni meridionali di Cherson e Zaporizhzhia, non sono riconosciuti dalla comunità internazionale, ma il Consiglio della Federazione russa (la Camera alta del Parlamento) potrebbe votare già il 4 ottobre per l’annessione dei quattro territori. Secondo quanto riportato dai media russi oltre il 97 per cento dei votanti delle regioni ucraine occupate si sarebbe espresso a favore dell’annessione. La conferma arriva dalle autorità filorusse delle regioni di Lugansk, Donetsk e Cherson citate dalla Tass: "Dai risultati preliminari dello spoglio, nel Lugansk il “sì” ha vinto con il 98,52%, nel Donetsk con il 94,75%. Nell’area di Cherson, dove i conteggi sono stati ultimati, l’87,05% dei votanti si è detto favorevole all’annessione".