I primi a essere chiamati alle armi potrebbero essere soldati e comandanti sotto i 35 anni e sottufficiali e ufficiali sotto i 45. A loro, riporta l'agenzia Tass, verranno erogati 50 mila rubli (circa 830 euro) extra mensili. Intanto le autorità della Repubblica russa del Tatarstan ha vietato "temporaneamente" a tutti i suoi residenti riservisti di lasciare la regione
La Russia richiama alle armi 300 mila riservisti, specie quelli con esperienza e capacità militari già testate, per far fronte a una riduzione delle forze sul terreno in un conflitto logorante: sono coloro che potranno essere coinvolti in tutte le attività militari operative e di combattimento (GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE). La mobilitazione "parziale" annunciata ieri dal presidente Vladimir Putin - che ha scatenato proteste feroci e oltre 1300 arresti - appare come una versione soft di quella "generale" imposta durante i grandi conflitti del passato, ma già basta a far segnare un salto di qualità nell'impegno militare della Russia. Perché, prima di questa decisione del Cremlino, era dalla Seconda Guerra Mondiale che non si vedeva una grande potenza trascinare in massa i propri cittadini sul campo di battaglia. E oggi le autorità della Repubblica russa del Tatarstan hanno vietato "temporaneamente" a tutti i residenti riservisti di lasciare la regione. La norma che prevede il divieto è stata pubblicata ieri, secondo il Moscow Times, dopo il decreto del presidente Vladimir Putin sulla mobilitazione parziale.
I riservisti arruolati saranno addestrati in Russia
Gli uomini coinvolti nella mobilitazione parziale verranno addestrati da ufficiali con esperienza di combattimento in operazioni militari speciali in territorio russo prima di essere inviati nelle regioni ucraine "liberate": lo afferma Andrey Kartapolov, capo del Comitato di difesa della Duma russa, secondo la Tass. "L'addestramento si svolgerà sul territorio russo, sul terreno militare del Ministero della Difesa, sotto la guida di ufficiali esperti che hanno esperienza di combattimento e l'esperienza di operazioni militari speciali", ha affermato sul canale tv RBC. E sostiene che la decisione del ministero della Difesa di mobilitare esattamente 300 mila riservisti è stata calcolata "per il periodo di completamento degli obiettivi che verranno fissati. Se il ministero della Difesa ha annunciato questa cifra - ha aggiunto - allora ritiene ragionevolmente che questo sia sufficiente".
Solo uomini esperti di combattimento
Nel discorso alla nazione con cui ha annunciato la mobilitazione parziale della Russia per "l'operazione speciale" in Ucraina, Putin ha specificato che "solo i cittadini che sono attualmente nella riserva saranno chiamati alle armi, e verranno sottoposti a un addestramento militare aggiuntivo, tenendo conto dell'esperienza fin qui avuta sul campo". Il ministro della Difesa Sergey Shoigu ha fatto sapere che i riservisti coinvolti saranno 300 mila, che corrispondono all'1% dei circa 25 milioni di persone del bacino totale di mobilitazione. I riservisti sono uomini che hanno già servito l'esercito: sarà data una preferenza a chi ha già avuto esperienza di combattimento o è in possesso di specializzazioni militari (sono invece esclusi i soldati di leva).
Uno "stipendio" extra di 50 mila rubli al mese
I primi a essere chiamati potrebbero essere soldati e comandanti di compagnia sotto i 35 anni e sottufficiali e ufficiali di grado inferiore sotto i 45 anni. "Quelli che non hanno mai visto o sentito nulla di militare non ci saranno", ha aggiunto Shoigu affermando che gli studenti "continueranno ad andare in classe". Ai cittadini russi che saranno richiamati alle armi, riporta l'agenzia Tass, verranno erogati 50 mila rubli (circa 830 euro) extra mensili. A stabilirlo un decreto del sindaco della capitale russa Sergej Sobjanin. In caso di ferite gravi verrà erogato un milione di rubli, mentre in caso di morte le famiglie riceveranno un risarcimento da tre milioni di rubli.