Iran, Raisi rifiuta intervista con la giornalista della Cnn senza velo

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Christiane Amanpour (Twitter)

Lo ha raccontato la stessa reporter e inviata di guerra che avrebbe dovuto avere un colloquio con il leader iraniano. "Credo  che non voglia essere visto con una donna senza velo nel momento in cui nel suo Paese infuriano le proteste" per la morte di Mahsa Amini, la 22enne deceduta dopo essere stata arrestata a Teheran 

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Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha rifiutato all'ultimo minuto un'intervista con la Cnn perché la famosa giornalista Christiane Amanpour si è rifiutata di indossare il velo. Lo ha raccontato la stessa giornalista e inviata di guerra britannica di origine iraniana, 64 anni, che avrebbe dovuto intervistare il leader iraniano.

L'intervista dopo il caso Mahsa Amini

Dopo il rifiuto del presidente iraniano la giornalista ha pubblicato sul suo account Twitter la foto della sedia vuota nel luogo in cui si sarebbe dovuto tenere il colloquio, a margine dell'Assemblea generale dell'Onu a New York. "E così ce ne siamo andati. L'intervista non c'è stata. Con le proteste che continuano in Iran e le persone che vengono uccise, sarebbe stato un momento importante per parlare con il presidente Raisi", ha scritto l'anchor di origine iraniana. "Credo - ha spiegato la reporter -  che non voglia essere visto con una donna senza velo nel momento in cui nel suo Paese infuriano le proteste" per la morte di Mahsa Amini, la 22enne deceduta in seguito a tre giorni di coma dopo essere stata arrestata dalla polizia morale a Teheran perché non indossava correttamente il velo (LE PROTESTE). Nelle strade di 22 città del Paese non si placano le proteste che hanno portato a decine di vittime.

Proteste per Mahsa Amini Getty ok

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Raisi: "Morte Mahsa sarà oggetto indagine"

Per cercare di sedare le proteste che infuriano nel Paese, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha dichiarato in serata che la morte di Mahsa Amini "sarà oggetto di indagine". "Ho contattato la famiglia della vittima e ho assicurato che continueremo a investigare velocemente l'incidente", ha aggiunto parlando a New York. Poi ha concluso: "La nostra preoccupazione è la salvaguardia dei diritti di tutti i cittadini". 

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