Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Guerra Ucraina Russia, Putin: combatteremo per patria. Von der Leyen: nuove sanzioni

©Ansa

Dopo aver annunciato la mobilitazione parziale e il richiamo di 300mila riservisti, il presidente russo ribadisce: "Proteggeremo la nazione, la sua grande storia e il suo grande futuro". Ma nel Paese infuria la protesta e sono almeno 1.300 gli arresti. Usa ed Ue intanto definiscono "una farsa" i referendum per l'annessione nel Donbass, a Kherson e Zaporizhzhia. Von der Leyen: "Pronti a nuovi provvedimenti contro Mosca". Zelensky all'Onu: "Russia sia punita per i crimini di guerra, via il diritto di veto"

1 nuovo post

Scholz: l'attacco russo non è riuscito

"Tutto questo può spiegarsi con il fatto che l'attacco russo all'Ucraina non è riuscito". A dichiararlo, commentando le parole del presidente russo Vladimir Putin è stato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, citato da un portavoce. "E' un segnale visibile della grande efficacia dell'Ucraina nella difesa della propria integrità e sovranità, anche grazie al massiccio e forte sostegno arrivato da tanti paesi nel mondo", ha aggiunto.
- di Redazione Sky TG24

Kartapolov: "Mobilitazione prioritaria per operatori droni"

La mobilitazione parziale in Russia si applicherà in via prioritaria a riservisti specializzati in moderne tecnologie, come "operatori di droni, specialisti in intelligence e segnali". Lo ha affermato il presidente della commissione Difesa della Duma, Andrei Kartapolov. 
- di Redazione Sky TG24

Michel: "Russia unico aggressore. Saldo sostegno a Kiev"

"Il Cremlino ha annunciato la mobilitazione nella Giornata internazionale della pace e mentre
i Paesi lavorano per la cooperazione, la sicurezza e la prosperità all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. In questa guerra ci sono solo un aggressore, la Russia, e un Paese aggredito, l'Ucraina". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, rispondendo alle parole del presidente russo, Vladimir Putin. "Il sostegno dell'Ue all'Ucraina rimarrà saldo", ha aggiunto. 
- di Redazione Sky TG24

Morawiecki: "Faremo il possibile affinché possa difendersi"

"Faremo tutto il possibile insieme ai nostri alleati perché la Nato supporti ancora di più l'Ucraina così che possa difendersi". Lo ha dichiarato il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, in reazione al discorso del presidente russo, Vladimir Putin.
"La Russia tenterà di distruggere l'Ucraina e di impadronirsi di parte del suo territorio. Non possiamo permetterlo", ha proseguito Morawiecki, che ha assistito alle esercitazioni militari tenute dall'esercito polacco con le forze statunitensi e britanniche nell'est della Polonia.
Morawiecki, citato dai media locali, ha aggiunto che la Russia ha subito gravi sconfitte di recente ed "è questo il motivo per cui è passata a un nuovo piano: vuole cambiare i confini, le mappe agli occhi del mondo, vuole conquistare ed annettere alcuni territori".
- di Redazione Sky TG24

Putin, Ue: "Annuncio è attacco a Carta delle Nazioni Unite"

L'annuncio del presidente russo, Vladimir Putin, sulla mobilitazione parziale della Russia "è un attacco ai principi fondamentali della comunità internazionale e alla Carta delle Nazioni Unite e, fondamentalmente, è un attacco contro tutti i Paesi che hanno sottoscritto i principi del diritto internazionale, della sovranità e dell'indipendenza delle nazioni". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, rispondendo alle parole del presidente russo, Vladimir Putin. 
 
- di Redazione Sky TG24

Navalny: "Mobilitazione? a Mosca migliaia parenti protesteranno"

La mobilitazione dei riservisti? Ci saranno 5 milioni di renitenti alla leva. E a Mosca "se richiameranno 50mila persone ci saranno 150mila famigliari che manifesteranno nelle strade". A dirlo è Alexei Navalny, comparso oggi in tribunale a Kovrov. "Non capisco una cosa. L'esercito ha un milione di uomini, Rosgvardia 350mila, il ministero dell'Interno un altro milione e mezzo e il Servizio penitenziario federale è pieno di gente? Perché mobilitano i civili? Ci saranno cinque milioni di renitenti alla leva che corrono su e giù per il paese e un milioni di poliziotti che li inseguono", ha detto il dissidente, citato da Mediazone e rilanciato da Meduza. 
Secondo Navalny, le autorità mobiliteranno dei trentenni di Kovrovka nell'estremo oriente russo perché finiscano a morire vicino Kherson. "E' terribile - ha commentato - non penso che mobiliteranno gente da Mosca. Se richiamano 50mila persone da Mosca, il giorno dopo scenderanno in strada a protestare 150mila famigliari".
 
- di Redazione Sky TG24

Putin, Ue: "Gioca d'azzardo con nucleare, è pericoloso"

"Putin sta giocando d'azzardo col nucleare, usandolo come parte del suo arsenale di terrore e dimostrando a tutti fino a che punto è pronto ad arrivare per portare avanti la sua aggressione all'Ucraina". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, rispondendo alle parole del presidente russo. Putin "è interessato solo a portare avanti la sua aggressione con tutti i pericoli che comporta per le persone di tutto il mondo", ha aggiunto il portavoce. 
 
- di Redazione Sky TG24

"Chi sarà mobilitato" e "Come lasciare la Russia": le ricerche dei russi su Google

Nelle ore prima e dopo il discorso di Putin, dal canale Telegram Mozhem Obyasnit e da Google Trends si rileva che, in molte zone del Paese, aumenta il numero di cittadini russi che cercano informazioni su come andare via dal Paese. Cresce il timore di finire nelle liste di chi potrebbe essere arruolato per la guerra in Ucraina. (IL PUNTO)
- di Redazione Sky TG24

Analista vicino a Putin: "La minaccia nucleare viene da Occidente"

La minaccia nucleare viene dall'Occidente e la mobilitazione parziale annunciata da Vladimir Putin è solo uno strumento "di difesa" della Russia. Parola di Serghei Markov, analista vicino al Cremlino ed ex deputato del partito putiniano Russia Unita alla Duma di Mosca, intervistato stamane alla radio dalla Bbc britannica. "E' assolutamente chiaro che la Russia non combatte contro l'Ucraina, gli ucraini sono nostri fratelli, il loro Paese semmai è occupato da potenze occidentali, e quindi non abbiamo alcuna ragione per usare tecnologie nucleari contro di loro", ha detto Markov. "Gli occidentali - ha rincarato - stanno usando gli ucraini come schiavi per combattere la Russia" e "l'idea di Vladimir Putin è che noi abbiamo bisogno di questa mobilitazione parziale per difenderci". L'esponente russo non ha poi negato che in questo momento "tutto il mondo stia pensando a una guerra nucleare". Ma ha ricordato che a evocarne lo spettro fra i primi, nei mesi scorsi, era stata l'allora ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, succeduta da poco come premier a Boris Johnson. E ha insistito a imputare "l'escalation" al "comportamento folle" attribuito al presidente americano Joe Biden e ad altri leader del fronte Nato. "Biden, Johnson e Truss sono i veri responsabili della guerra in Ucraina", ha concluso. 

- di Redazione Sky TG24

Russia, Conte: "Vedo rischio nucleare, nessuno può escluderlo"

"Credo che nessuna persona di buon senso, nessun generale che sia dentro a questa vicenda militare possa escludere oggi il rischio nucleare. Chi può garantire che non stiamo correndo questo rischio? Io non voglio fare considerazioni allarmistiche ma chiedo: chi ci può garantire che l'escalation non tocchi anche il conflitto sul piano nucleare o su altre armi, ovviamente non convenzionali?". Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Selle Giuseppe Conte a Napoli, commentando la situazione in Russia. 
- di Redazione Sky TG24

Cremlino: "Nessun cambiamento status 'operazione speciale'"

Nessuna decisione è stata presa in Russia in merito a un possibile cambiamento dello status dell'operazione militare speciale in Ucraina, per trasformarla ufficialmente in guerra, né sull'imposizione della legge marziale. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
- di Redazione Sky TG24

Putin, Ue: "Le sue parole sono segnale di disperazione"

"L'annuncio di Putin sulla parziale mobilitazione è un'ulteriore prova che Putin non è interessato alla pace ma solo all'aggressione nonchè un segnale di disperazione su come sta andando la sua aggressione all'Ucraina". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, rispondendo alle parole del presidente russo, Vladimir Putin, che ha annunciato la mobilitazione parziale della Russia. 
 
- di Redazione Sky TG24

Escalation Putin, Copasir si riunirà prossima settimana

A quanto apprende l'Adnkronos un aggiornamento sulla guerra in Ucraina, anche alla luce della escalation del presidente russo Vladimir Putin che ha annunciato una mobilitazione parziale, sarà al centro di una riunione del Copasir, pronto a riunirsi la settimana prossima. 
Tra i temi che il Comitato si appresta ad esaminare ci sarebbero anche i decreti attuativi delle nuove norme varate dal parlamento, con gli emendamenti al decreto aiuti bis, sulla operatività dell’Aise all'estero e sui poteri al presidente del consiglio per il contrattacco cyber.
- di Redazione Sky TG24

Scholz: "Escalation Putin dimostra l'insuccesso dell'aggressione"

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha preso atto delle dichiarazioni di oggi del presidente russo Vladimir Putin e ritiene che possano essere "spiegate solo con il fatto che l'aggressione russa all'Ucraina non si è sviluppata con successo". Lo ha riportato oggi a Berlino un portavoce del governo tedesco. Scholz dice che Putin si è dovuto ritirare da Kiev e non ha raggiunto i suoi obiettivi nell'est dell'Ucraina, questo "è un segno evidente del fatto che l'Ucraina è molto efficace nella difesa della propria sovranità e integrità territoriale, non ultimo anche grazie al grande sostegno da molti paesi del mondo e in particolare anche dalla Germania". Ulteriori commenti da parte del governo di Berlino verranno fatti in seguito. 
- di Redazione Sky TG24

Putin non ha parlato con leader stranieri prima del discorso

Il presidente russo Vladimir Putin non ha avuto alcuna conversazione telefonica con leader stranieri prima di rivolgere il suo discorso alla nazione, in cui ha annunciato una mobilitazione militare parziale. Lo sottolinea il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. 
- di Redazione Sky TG24

Russia, cos’è la mobilitazione parziale e le differenze con la mobilitazione generale

Vladimir Putin ha annunciato la nuova mossa per dare nuovo impulso alla guerra in Ucraina. Verranno mobilitati 300.000 riservisti, uomini che hanno già servito nell'esercito, con esperienza di combattimento e specializzazioni militari. Sono esclusi i militari di leva. In caso di mobilitazione generale sarebbero stati invece richiamati alle armi tutti gli uomini in età militare. (COSA SIGNIFICA)
- di Redazione Sky TG24

Salvini: "Mio giudizio su Putin? Guerra cambia la prospettiva"

"Ho sempre detto che la guerra cambia la prospettiva. Tutti fino allo scoppio della guerra, da Prodi a Berlusconi, a Renzi, a Letta , tutti ragionavano collaboravano, commerciavano con la Russia poi quando aggredisci un popolo, quando scateni una guerra, è chiaro che la prospettiva cambia". Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini in visita a Torino.
- di Redazione Sky TG24

Russia, governo: Pil si ridurrà del 2,9% nel 2022

Il prodotto interno lordo della Russia si ridurrà del 2,9% nel 2022 rispetto al 2021, sullo sfondo dell'offensiva in Ucraina e delle pesanti sanzioni occidentali. Lo rende noto il ministro russo dello Sviluppo economico, Maxim Rechetnikov. "Entro la fine del 2022, prevediamo una contrazione del Pil del 2,9%", afferma Rechetnikov alla Camera alta del Parlamento russo. I numeri arrivano poche ore dopo che il Presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una "mobilitazione parziale" in Russia per rafforzare le sue truppe in Ucraina, che potrebbe avere un impatto sull'attività economica nei prossimi mesi.
 
- di Redazione Sky TG24

Arcivescovo Mosca dopo parole Putin: "La pace sembra allontanarsi"

“Una situazione che non lascia tranquilli”, “la pace sembra allontanarsi”. Interpellato sulle parole pronunciate stamani dal presidente russo Vladimir Putin, l’arcivescovo di Mosca e presidente dei vescovi russi, mons. Paolo Pezzi, non nasconde la preoccupazione. “Per me - dice al Sir - è difficile dire perché si è arrivati a questo punto. Secondo la Russia e secondo quanto si legge sui media locali, è per un allargamento del conflitto che coinvolge tutta la Nato. La pace, purtroppo, sembra allontanarsi. Penso che la strada sia quella indicata da Papa Francesco. E cioè quella di cercare di mantenere sempre dei canali aperti, di non chiudere mai. Senza negare come stanno le cose ma allo stesso tempo senza chiudere mai. Per me questa resta la via più fattibile”. “La Russia in questo modo rischia di isolarsi, certamente - osserva da Mosca Pezzi. -. Ma non mi sembra che questo oggi sia il problema principale. Mi sembra che il problema principale sia quello di trovare una via di uscita che non faccia sentire nessuno sconfitto. Ma proprio questa è la difficoltà più grossa perché è possibile questo, cioè uscire da una situazione di crisi senza nessun sconfitto, solamente con un sacrificio di sé. Mi sembra oggettivamente difficile che qualcuno sia disposto a fare il primo passo. Quindi occorre continuare a insistere su passi creativi, come dice Francesco, per imboccare nuove strade per un cammino di pace”.
”In concreto, qui, - dice - la Chiesa cattolica sta cercando di muoversi in questa direzione, cioè di partire non da uno stato d’animo sconsolato perché le cose degenerano ma partire invece dal riconoscimento di quelle testimonianze di amicizia e di pace che comunque riscontriamo soprattutto tra i fedeli. E in secondo luogo la umile e semplice proposta di questa via”.-
- di Redazione Sky TG24

Mondo: I più letti