Nel videomessaggio diffuso all’assemblea generale delle Nazioni Unite, il presidente ucraino ha attaccato Putin ribadendo che “solo uno vuole questa guerra”. Poi ha chiesto la creazione di un tribunale speciale per fare luce sulle azioni di Mosca durante il conflitto e la cancellazione del suo diritto di veto in seno all'organizzazione
Una "punizione giusta" contro i crimini russi in Ucraina. Lo ha chiesto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo intervento in collegamento video con l'assemblea generale dell'Onu a New York. “Solo uno vuole la guerra ed è contento che prosegua, ha aggiunto il leader ucraino in un attacco diretto a Putin nel giorno in cui il presidente russo ha annunciato la mobilitazione parziale richiamando 300 mila riservisti. Poi ha chiesto nuovi aiuti, misure stringenti sul fronte energetico e si è congedato tra la standing ovation dei leader e in particolare del premier italiano Mario Draghi.
I "crimini russi"
"Chidete ai russi perchè alcune vittime ucraine sono state castrate". È la domanda provocatoria che Zelensky ha rivolto ai leader del mondo riuniti nel Palazzo di Vetro a New York. "Noi vogliamo la punizione per il crimine commesso contro la vita della nostra gente, contro le donne e i bambini, contro il furto della nostra terra e per la catastrofe che la Russia ha provocato", ha tuonato il presidente ucraino. Che poi ha chiesto nuovi aiuti: "Possiamo riportare la nostra bandiera su tutto il territorio ma abbiamo bisogno di tempo, di supporto, di armi, di sistemi di difesa e anche di sostegno finanziario".
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Price cap
Ma non è tutto. Il presidente ucraino è intervenuto anche sulla questione energetica. Sempre nell'ottica di indebolire Mosca, il leader ha infatti rilanciato la proposta di un price cap su gas e petrolio russi per contenere i vantaggi che il Cremlino ricava attualmente dal caro energia e con cui finanzia la guerra. "Limitare i prezzi salvaguarda il mondo", ha ricordato prima di lanciare una nuova provocazione con la frase "il mondo adotterà una tale misura o avrà paura?". L'ipotesi di un tetto ai prezzi era stata proposta suggerita e sostenuta poche ore prima anche dal premier italiano Mario Draghi, che in chiusura dell'Assemblea si è fermato per un breve scambio con la first lady ucraina Olena Zelenska e le ha stretto la mano.
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“Tribunale speciale”
"Non siamo stati noi a provocare questa guerra, ci sono stati 88 colloqui per cercare di evitarla ma la Russia invece di fermare il crimine dell'aggressione l'ha trasformata in un’invasione su vasta scala”. Queste le parole pronunciate davanti ai grandi del mondo da Zelensky. Che ha chiesto non solo la cancellazione del diritto di veto a Mosca ma anche la creazione di un tribunale speciale per fare luce sui crimini commessi dai russi nel suo Paese e condannarli al pagamento di un indennizzo.