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Assassinio di John Lennon, negata la libertà condizionata a Chapman: è la dodicesima volta

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©IPA/Fotogramma

L’omicidio di John Lennon risale a più di 40 anni fa, era il dicembre del 1980 e per il suo assassino non c’è possibilità di redenzione. Mark David Chapman si è visto negare per la dodicesima volta la libertà condizionale

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La libertà, anche se condizionata, per Mark David Chapman è una chimera. L'uomo che l’8 dicembre 1980, fuori dall’Hotel Dakota di Manhattan uccise John Lennon, ponendo fine a un pezzo fondamentale della musica mondiale, si è visto negare per la dodicesima volta la libertà condizionale. I funzionari statali hanno reputato che non ci fossero gli estremi perché l'uomo, che oggi ha 67 anni, possa uscire dalla prigione dove è chiuso da oltre 40 anni. Chapman sta scontando una pena da un minimo di 20 anni al massimo dell'ergastolo nella Green Haven Correctional Facility, a nord della città.

Il killer potrà fare di nuovo richiesta nel 2024

L’allora venticinquenne Chapman uccise Lennon con cinque colpi di pistola dopo averlo chiamato, “Ehi, Mr. Lennon!”. All'epoca disse che lo aveva assassinato per la sua fama, solo due anni fa ha ammesso di essersi pentito. La prossima volta che il killer potrà comparire davanti ad una commissione per la libertà condizionata sarà nel febbraio del 2024. La stessa Yoko Ono, moglie di Lennon, si è sempre opposta alla scarcerazione.

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