L'artista fu assassinato a colpi di rivoltella da Mark David Chapman la sera dell'8 dicembre 1980 a New York. L'omicidio generò un'ondata di sgomento in tutto il mondo. Il 14 dicembre, milioni di persone risposero all'appello della moglie fermando ogni attività per 10 minuti di silenzio. Il racconto di ciò che accadde dall'incontro con Yoko Ono. LA FOTOGALLERY
John Lennon fu assassinato a colpi di rivoltella da un fan squilibrato, Mark David Chapman, la sera dell'8 dicembre 1980 a New York. Lennon era appena tornato da una seduta di registrazione al Record Plant Studio insieme alla moglie Yoko Ono. Chapman ammise la responsabilità dell'omicidio e venne condannato a una pena compresa fra 20 anni e l'ergastolo; non è mai uscito in quanto gli è stata ripetutamente negata la richiesta di libertà vigilata
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L'omicidio di Lennon generò un'ondata di sgomento in tutto il mondo. Le spoglie furono cremate al Ferncliff Cemetery di Hartsdale, New York, Contea di Westchester; nessun funerale venne celebrato. Yoko Ono chiese che i fan si riunissero a Central Park la domenica seguente per una decina di minuti di preghiera in silenzio
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Il 14 dicembre 1980, milioni di persone in tutto il mondo risposero all'appello fermando ogni attività per 10 minuti di silenzio in onore di Lennon. Trentamila si riunirono a Liverpool, 225.000 persone si recarono a Central Park, vicino al luogo del delitto. In questi dieci minuti, ogni stazione radiofonica di New York City sospese le trasmissioni. Almeno tre fan dei Beatles si suicidarono, portando Yoko Ono a fare un pubblico appello chiedendo ai fan di non disperarsi e di non compiere atti estremi per amore di John
La vita di John Lennon ebbe una svolta quando incontrò Yoko Ono. Yoko – già nota artista d'avanguardia – non era gradita agli altri componenti dei Beatles e uno dei motivi del loro scioglimento fu proprio nell'allontanamento di John dal gruppo, imputato all'influenza della compagna (foto: Webphoto)
Dal 1968 John lavorò sempre più spesso con Yoko. Iniziò così la sua carriera da solista, che a poco a poco oscurò la sua immagine di Beatle. La band si separò ufficialmente nell'aprile del 1970, ma John, già emotivamente lontano, non ne risentì minimamente
Alla fine dell'anno, John e Yoko pubblicarono i rispettivi album come solisti, entrambi accompagnati dalla medesima formazione della Plastic Ono Band, con Ringo Starr, Klaus Voormann e Billy Preston
Il disco esorcizza i miti in cui Lennon aveva creduto durante gli anni sessanta. Il brano God contiene una lunga lista di tutte le cose in cui John non crede più e una di queste sono i Beatles, simbolicamente messi per ultimi nella lista. John nel brano afferma che "Il sogno è finito", decretando definitivamente la fine degli anni sessanta e dei Beatles (foto: Webphoto)
Agli inizi del 1971 pubblicò il singolo Power to the People, un brano corale che divenne un inno della sinistra americana e dei manifestanti pacifisti contro la guerra del Vietnam
A Plastic Ono Band seguì il primo trionfo di Lennon come solista, l'album Imagine, arrivato ai primi posti delle classifiche, sia in Europa che negli Stati Uniti. L'album sarebbe diventato il suo disco di maggior successo, soprattutto grazie alla grande notorietà della title track, diventata un inno internazionale del pacifismo (foto: Webphoto)
Dal settembre 1973, John Lennon e Yoko Ono vissero un periodo di separazione che sarebbe durato 18 mesi, durante i quali Lennon si trasferì in California, accompagnato dalla giovane segretaria personale di lei, May Pang
Questo periodo, che Lennon più tardi definì il suo “weekend perduto”, fu in realtà molto creativo dal punto di vista musicale. Alla fine del 1973 era uscito Mind Games, il suo primo album autoprodotto. Poi, nell'ottobre 1974, pubblicò Walls and Bridges (foto: Webphoto)
Nel 1975 Lennon tornò a New York a vivere con Yoko Ono. Pubblicò un ultimo album, Rock 'n' Roll, contenente classici del rock anni cinquanta. Dopodiché, si ritirò dalla musica per cinque anni per stare vicino al figlio appena nato, Sean, e all'amore ritrovato, Yoko (foto: Webphoto)
In realtà John non smise mai di comporre musica, come testimoniato dalle innumerevoli registrazioni che effettuava solitamente con pianoforte o chitarra. Continuava comunque a tenersi informato sugli avvenimenti del mondo della musica tramite le innumerevoli visite che aveva nella propria abitazione, anche se la cura del figlio aveva la priorità: non ebbe mai intenzione di frequentare alcun amico che potesse fargli riprendere le vecchie abitudini (foto: Webphoto)
Nel 1980, Lennon si recò negli studi di registrazione Hit Factory di New York per registrare un nuovo album, Double Fantasy, che venne pubblicato nel novembre di quello stesso anno. Poche settimane dopo l'uscita del disco, la sera dell'8 dicembre 1980 alle 22.51, al termine di un pomeriggio trascorso allo Studio, di fronte all'ingresso del Dakota Building venne ucciso da Chapman
“Non ho paura di morire – aveva detto nel 1969 -. Sono preparato alla morte perché non ci credo. Penso che sia solo scendere da un'auto per salire su un'altra”
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