Ucraina, premier Malta: "Sanzioni non risolveranno la guerra"
Le sanzioni europee contro la Russia "non risolveranno la guerra" in Ucraina. Il primo ministro maltese Robert Abela è tornato a ribadire il suo scetticismo in una intervista a ONE Radio, emittente del partito laburista da lui stesso guidato. Nei giorni scorsi Abela aveva già rassicurato che Malta avrebbe mantenuto il suo status di paese neutrale e che l'obiettivo del suo governo è quello di "garantire l'interesse dei cittadini", oggi non ha voluto entrare nel merito se ritenga le sanzioni necessarie o meno ma ha specificato: "La soluzione della guerra resta quella della pace e della stabilità da raggiungere attraverso il dialogo. Ci sono stati sforzi per far questo? Credo che ce ne siano stati, ma non abbastanza". Abela ha poi precisato che non vorrebbe vedere i colleghi europei "con le spalle al muro" a causa della pressione generata dall'impennata stellare dei prezzi dell'energia. Ed ha sottolineato che il suo governo "ha preso la decisione strategica di congelare i prezzi di energia e carburanti" senza scaricare il peso degli aumenti sulle spalle dei contribuenti. Effettivamente a Malta il prezzo della benzina (fra 1,31 e 1,34 euro/litro) e quello del kilowattora (fra 10,47 e 34,20 centesimi a seconda delle fasce di consumo) sono invariati dall'estate 2019, l'ultima prima della pandemia e della guerra. Il premier ha riconosciuto la legittimità dei dubbi sulla sostenibilità a medio termine di tale politica, ma il primo ministro ha osservato che nell'ultimo anno il pil di Malta è aumentato del +8,5%: "Una crescita olistica, in tutti i settori e superiore alle attese". "La nostra scelta ha dato risultati, dando un vantaggio competitivo alle aziende maltesi e tranquillizzando le famiglie sulla loro capacità di acquisto", ha detto Abela assicurando che il governo continuerà sulla linea adottata per combattere la pressione inflazionistica, citando anche quella sui prezzi degli alimentari.