Taiwan, sparati primi colpi di avvertimento contro droni cinesi

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Dopo una nuova violazione dello loro spazio aereo, le forze armate di Taipei hanno fatto fuoco verso "droni civili di Pechino trovati nell'area di Kinmen", arcipelago a pochi chilometri dalla costa continentale del Fujian. La presidente dell’isola nelle mire del Dragone: “Moderazione ma pronti a contromisure”

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Si riaccendono le tensioni tra Taipei e Pechino. Dopo l’ennesima violazione dello loro spazio aereo, le forze armate taiwanesi hanno sparato per la prima volta colpi di avvertimento contro "droni civili cinesi trovati nell'area di Kinmen", un arcipelago amministrato da Taiwan a pochi chilometri dalla costa continentale del Fujian. La presidente dell’isola Tsai: “Manteniamo moderazione e calma ma pronti a contromisure”. 

La vicenda

In una nota, il ministero della Difesa di Taipei ha riferito che il Kinmen Defence Command ha rilevato nel pomeriggio più incursioni nelle aree di Dadan, Erdan e Shiyu. Alle 17.59 locali (le 11.59 in Italia), una nuova violazione dello spazio aereo ha portato in particolare all'uso di colpi veri secondo quello che è il nuovo programma di contenimento in quattro mosse varato dal governo locale: "Avvertimento, segnalazione dell'incursione, espulsione del drone e abbattimento".

Le parole di Tsai

Taiwan continuerà a mantenere "moderazione e calma" di fronte alle provocazioni della Cina, ma adotterà allo stesso tempo le relative "contromisure". Così la presidente dell'isola Tsai Ing-wen, in visita a una base dell'aeronautica alle isole Penghu, ha commentato l’accaduto di fronte ai giornalisti. “Più il nemico è provocatorio e più dobbiamo essere calmi, senza permettere che l'altra parte abbia scuse improprie per provocare conflitti", ha aggiunto Tsai. 

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Rischio escalation

Dopo mesi di tensione tra Taiwan e Pechino, che non riconosce l’indipendenza dell’isola e ha più volte mostrato i muscoli con esercitazioni militari a ridosso delle sue coste e violazioni del suo spazio aereo, l’episodio rischia di innescare un’escalation. Anche perché alcune ore prima la testata Politico ha riferito che il presidente americano Joe Biden sarebbe pronto a chiedere formalmente al Congresso di approvare una vendita di armi per 1,1 miliardi di dollari a Taipei. Una presa di posizione che, unite alla recenti polemiche sulla visita di Nancy Pelosi, potrebbe inasprire ulteriormente la posizione del Dragone. 

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