Prevista una crescita delle forze militari del 10%, con le unità impiegate nel confilitto destinate a superare quota 1.150.000. Un segnale che conferma l'intenzione del presidente di colmare le perdite di questi mesi e protrarre il conflitto ancora a lungo
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per aumentare gli effettivi delle forze armate di 137 mila unità e arrivare così a 1.150.628, con una crescita del 10%. Rimane, invece, invariato il numero dei civili che lavorano per le forze armate, pari a 889.130. Fino ad oggi il numero degli effettivi militari era di 1.013.628, stabilito con un decreto del novembre 2017. La decisione di Putin è stata interpretata come un modo per compensare le grosse perdite subite in Ucraina nel corso di questi primi sei mesi di invasione (decine di migliaia), e soprattutto come un segnale del fatto che Putin sembra avere tutta l’intenzione di continuare la guerra in corso (GUERRA IN UCRAINA, LO SPECIALE DI SKY TG24).
Dubbi legati alle modalità dell'integrazione
Non è ancora chiaro come Putin farà ad arruolare così tanti militari. Potrebbe includere nuovi coscritti, ma sarebbe un'inversione di tendenza rispetto alle risorse investite negli ultimi anni dalla Russia per modernizzare l'esercito, basandosi sempre di più su nuclei ristretti di soldati ben addestrati e meglio pagati. Putin potrebbe anche prendere in considerazione l'ipotesi di inserire nell’esercito russo i volontari impegnati al momento a combattere con i russi in Ucraina, come i ceceni o le forze filorusse delle repubbliche autoproclamate di Donetsk e Luhansk.