Secondo la stampa americana, il Bureau avrebbe decisio il blitz nella villa dell'ex presidente in Florida perchè convinto che abbia "volontariamente sottratto carte classificate, nascosto o sottratto atti pubblici, ostruito un'indagine federale"
Donald Trump è sospettato dall'Fbi di aver "volontariamente sottratto carte relative alla sicurezza nazionale Usa", aver "nascosto o sottratto documenti pubblici" e aver "ostruito un'indagine federale". Lo rivela la Cnn citando i documenti procedurali legati alla perquisizione nella villa a Mar-a-Lago dell’ex presidente resi noti dal giudice Bruce Reinhart. Tra le carte pubblicate ci sono anche l'istanza del dipartimento di giustizia per tenere segreti i documenti alla base del mandato, il provvedimento che accoglie la richiesta e la copertina del fascicolo.
La vicenda
A inizio settimana gli agenti dell'Fbi si erano presentati a sorpresa nel resort di Trump in Florida e avevano messo in atto una vera e propria perquisizione. A darne notizia era stato lo stesso tycoon, che poi aveva attaccato Joe Biden accusandolo di essere al corrente del blitz e di volerlo screditare senza alcun fondamento. Il presidente Usa aveva quindi negato dicendo di non sapere nulla. Durante l’ispezione, pare che gli agenti del Bureau abbiano anche portato via diverse scatole di carte e tre documenti di viaggio scaduti, poi restituiti su richiesta dello stesso Trump.