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La Cina invia truppe in Russia per esercitazioni militari congiunte

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Si tratta solo dell'ultima stretta di mano tra Pechino e Mosca, che arriva dopo giorni di tensioni crescenti tra Pechino e la Casa Bianca a causa della visita a Taiwan della speaker della Camera americana Nancy Pelosi

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L’Esercito di liberazione popolare cinese invierà presto alcune truppe in Russia per partecipare all’esercitazione congiunta chiamata "Vostok-2022". All’operazione prenderanno parte anche India, Bielorussia, Tagikistan, Mongolia e altri Paesi. A riferirlo in una nota il ministero della Difesa cinese che ha specificato che la partecipazione della Cina alle esercitazioni congiunte è "estranea all'attuale situazione internazionale e regionale". L'obiettivo delle operazioni militari – ha fatto sapere il ministero della Difesa cinese – è quello di "approfondire la cooperazione pratica e amichevole con gli eserciti dei Paesi partecipanti, migliorare il livello di collaborazione strategica tra le parti e rafforzare la capacità di risposta a varie minacce alla sicurezza".

 

I termini dell''accordo di collaborazione annuale bilaterale

Queste esercitazioni, infatti, rientrano nei termini di un accordo di collaborazione annuale bilaterale in corso tra più paesi. Il presidente russo Vladimir Putin ha, infatti, ribadito l'interesse della Russia alle esercitazioni con altri stati. "Lo scopo della parte cinese che invia personale per partecipare all’esercitazione è quello di approfondire la cooperazione pragmatica e amichevole con le forze armate dei Paesi partecipanti, migliorare il livello di coordinamento strategico tra le parti e migliorare la loro capacità di affrontare varie minacce alla sicurezza, che non ha nulla a che fare con l’attuale situazione internazionale e regionale", specifica il ministero cinese.

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La Cina apprezza  la posizione espressa da Putin

E una dichiarazione di apprezzamento da Pechino a Mosca arriva dopo giorni di tensioni crescenti tra Pechino e la Casa Bianca a causa della visita fatta a Taiwan a inizio mese dalla speaker della Camera americana Nancy Pelosi. Il governo cinese ha elogiato infatti la posizione del presidente russo, Vladimir Putin, che ieri ha definito una "provocazione meticolosamente pianificata" la visita a Taiwan della speaker della Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi. "La Cina apprezza molto la posizione espressa dal presidente russo Vladimir Putin", ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin. Il portavoce ha riferito anche che da quando Pelosi ha visitato Taiwan, più di 170 paesi hanno riaffermato il loro impegno per il principio 'una sola Cina' e hanno sostenuto gli sforzi di Pechino per proteggere la sovranità statale e l'integrità territoriale.

 

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La Cina si dichiara disposta a difendere i principi della Carta delle Nazioni Unite

La Cina, ha continuato Wang parlando nel briefing quotidiano, "è disposta a continuare a lavorare con la comunità internazionale per difendere congiuntamente gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite e per salvaguardare congiuntamente la pace e la stabilità regionale e mondiale". Putin, durante la sua partecipazione di martedì alla decima Conferenza sulla sicurezza internazionale di Mosca, aveva valutato la visita di Pelosi come un tentativo degli Usa di destabilizzare deliberatamente la regione e il mondo, affermando che Washington stava cercando di mantenere la sua posizione egemonica nel mondo. L'Occidente, secondo il capo del Cremlino, stava anche incolpando Russia e Cina per i suoi conflitti e problemi interni con l'unico scopo di distogliere l'attenzione della popolazione dalle questioni reali.

 

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