Taiwan, nuove esercitazioni cinesi. Pechino: da Usa grave violazione

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La visita di un'altra delegazione statunitense a Taipei ha innescato altre tensioni con Pechino: "Adotteremo misure ferme e potenti"

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A quasi due settimane dalla disputa sulla visita a Taiwan della speaker della Camera dei rappresentanti Usa Nancy Pelosi, la visita di un'altra delegazione statunitense a Taipei ha innescato nuove tensioni con Pechino. Il presidente di Taiwan Tsai Ing-wen ha ricevuto lunedì i cinque membri del Congresso guidati dal senatore democratico Ed Markey al palazzo presidenziale, secondo quanto riferito dai media locali.

La minaccia della Cina: "Misure ferme e potenti"

 

La Cina adotterà "misure ferme e potenti per salvaguardare la sovranità nazionale e l'integrità territoriale" in risposta alla missione a Taipei della delegazione del Congresso Usa guidata da democratico Ed Markey, presidente del gruppo per l'Asia-Pacifico della commissione Esteri del Senato americano, a 12 giorni da quella fatta dalla speaker della Camera Nancy Pelosi. E' il commento del portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, per il quale "alcuni politici negli Usa sono all'unisono con le forze separatiste dell'indipendenza di Taiwan, cercando di sfidare il principio della 'Unica Cina', ma sono destinati al fallimento". "Avvertiamo gli Stati Uniti e le autorità del Partito democratico progressista (al potere a Taipei, ndr) che usare Taiwan per controllare la Cina" è un tentativo "destinato al fallimento", così come "affidarsi agli Stati Uniti per cercare l'indipendenza è destinato a fallire", aggiunge Wu. Il Comando del teatro orientale dell'Esercito popolare di liberazione "ha organizzato pattuglie di prontezza al combattimento multiservizi e congiunte ed esercitazioni di combattimento reali nel mare e nello spazio aereo intorno all'isola di Taiwan". Ogni tentativo o atto che "va contro la tendenza della storia, va contro la volontà dell'intero popolo cinese e ostacola il processo di riunificazione della Cina e finirà inevitabilmente con un fallimento". L'Esercito popolare di liberazione, conclude il portavoce del ministero della DIfesa cinese, "ha continuato ad addestrarsi e a prepararsi alla guerra, a difendere con determinazione la sovranità nazionale e l'integrità territoriale e a distruggere con forza qualsiasi forma di separatismo di indipendenza di Taiwan e di tentativi di interferenza straniera". 

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5 navi e 30 jet cinesi rilevati intorno all'isola

 

Il ministero della Difesa di Taiwan, nel giorno dell'annuncio di "una missione di pattugliamento e di combattimento congiunta" da parte delle forze armate cinesi in risposta alla visita a Taipei della delegazione del Congresso Usa, ha rilevato alle 17 locali (11 in Italia) 5 navi da guerra e 30 caccia, con 15 che hanno volato attraverso la linea mediana dello Stretto di Taiwan, l'area cuscinetto non ufficiale che Pechino ha detto di aver cancellato. "Condanniamo l'Esercito popolare di liberazione per aver messo a repentaglio la pace e la sicurezza della nostra regione con gli annunci di esercitazioni militari", si legge in una nota. 

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