Lo rivela il mandato di perquisizione sulla base del quale le forze dell'Fbi sono entrate nella sua residenza di Mar-a-Lago. Sono stati lo stesso ex presidente Usa e il suo team di avvocati a dare il via libera alla pubblicazione del mandato. Le accuse sono quelle di aver portato via dalla Casa Bianca materiale top secret, legato anche alle armi nucleari. Trump: "Era tutto declassificato, non avrebbero dovuto fare irruzione"
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L'ex presidente Usa Donald Trump è indagato per aver violato l'Espionage Act, la legge sullo spionaggio, per "aver ostacolato un'indagine" e per aver "rimosso o distrutto documenti riservati del governo federale". Lo si legge nel mandato di perquisizione alla base del blitz nella residenza di Trump a Mar-a-Lago, Florida, dove l'Fbi era entrata per cercare documenti sulle armi nucleari, e quindi top secret, che Trump avrebbe portato via dalla Casa Bianca. Il mandato, emesso dal giudice Bruce Reinhart, è stato desegretato dopo il via libera dello stesso ex presidente e del suo team di avvocati. Trump, sul suo social Truth, ha risposto alle accuse scrivendo che “era tutto declassificato” e che gli uomini dell’Fbi “non avevano bisogno di 'sequestrare' nulla. Avrebbero potuto ottenerlo quando volevano senza fare politica e irrompere a Mar-a-Lago". I documenti, ha aggiunto Trump, “erano in un luogo sicuro, con un lucchetto in più messo dopo che me lo avevano chiesto loro". Tra le carte, riporta il Wall Street Journal, ce ne sarebbero anche state alcune sul presidente francese Emmanuel Macron. Si parla in tutto di 11 i faldoni di documenti portati via dai federali dalla residenza, tra cui alcuni segnati come 'top secret'. Gli agenti dell'Fbi avrebbero preso inoltre circa 20 scatole di oggetti, raccoglitori di foto, una nota scritta a mano e il documento della grazia concessa a Trump a Roger Stone.
Una questione di 'sicurezza nazionale' e non solo
Se le indiscrezioni sui documenti legati al nucleare si rivelassero vere, la situazione di Trump si complicherebbe. Le carte infatti sarebbero in grado di mettere a rischio la sicurezza nazionale americana, ma anche di creare problemi con altri Paesi. Non è chiaro del resto se i documenti a cui gli agenti federali davano la caccia riguardassero solo l'arsenale nucleare americano o anche quello di altri Stati. Secondo il New York Times fra le carte c'erano anche informazioni sui più segreti programmi americani, i cosiddetti 'special access programs'. Il reato di spionaggio per cui è indagato Trump è punito anche con la reclusione in carcere.