E' stato colpito alla testa da un proiettile sparato da distanza ravvicinata dal tenente di polizia Henrique Otavio Oliveira Velozo, ora in arresto. Il campione di arti marziali avrebbe dovuto partecipare ad una gara importante negli Stati Uniti la prossima settimana
Il campione mondiale di arti marziali, Leandro Pereira do Nascimento Lo, è stato ucciso durante una lite scoppiata a una festa a San Paolo, in Brasile, dove la leggenda brasiliana viveva. Lo, 33 anni, otto volte campione del mondo nel jujitsu in cinque categorie differenti, l'ultimo titolo conquistato a maggio, è morto dopo essere stato colpito alla testa da un proiettile sparato da distanza ravvicinata da una persona. L'atleta aveva partecipato alla festa organizzata in un club esclusivo dove era in programma un concerto di musica pop.
Cosa è successo
Secondo alcuni testimoni, il campione di jujitsu ha cominciato a litigare con uno degli ospiti, apparso ubriaco. L'uomo aveva afferrato dal bancone del bar una bottiglia per usarla come arma, ma è stato immobilizzato da Lo con una di quelle prese che lo avevano reso celebre nel mondo delle arti marziali. Tutti hanno pensato che la storia fosse finita lì. Invece, dopo essere stato lasciato libero, l'uomo, identificato come Henrique Otavio Oliveira Velozo, ha estratto la pistola e sparato a Lo, centrandolo alla testa. Portato d'urgenza in ospedale, il campione brasiliano è morto poco dopo. Il mondo delle arti marziali è sotto shock. "L'ultimo titolo conquistato - aveva commentato di recente il lottatore - è stata una delle esperienze più belle della mia vita". Nel prossimo weekend Lo avrebbe dovuto partecipare ai campionati di jujitsu in programma negli Stati Uniti.
L'arresto
E' stato arrestato il poliziotto ritenuto responsabile dell'uccisione di Leandro Lo, leggenda dello sport brasiliano. Il tenente Henrique Otavio Oliveira Velozo, un agente della polizia militare di San Paolo, 30enne, è infatti accusato di essere l'uomo con cui l'atleta ha avuto un alterco, nel corso di una festa esclusiva a a San Paolo e che poi, in preda alla rabbia, ha estratto una pistola, piazzandogli un colpo alla testa. Il poliziotto si è presentato ai suoi superiori ed è stato subito arrestato.