Ayman Al-Zawahiri, ucciso da un drone Usa il capo di al-Qaeda. Biden: “Giustizia è fatta”

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Ansa/Getty

L’operazione condotta dalla Cia è avvenuta sabato sera, mentre l’erede di Osama bin Laden si trovava sul balcone di un edificio a Kabul, nel quartiere residenziale di Shirpur. Nel blitz non ci sarebbero state altre vittime. “La mia speranza - ha detto il presidente degli Stati Uniti - è che adesso i familiari delle vittime dell'11 settembre possano voltare pagina. Non importa quanto tempo serve, o dove ti nascondi. Se sei una minaccia, gli Usa ti scovano”

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“Giustizia è fatta, questo leader terrorista non c'è più”. Così, domenica, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato in tv a milioni di americani che 11 anni dopo Osama bin Laden gli Usa hanno eliminato il suo erede alla guida di al-Qaeda, Ayman al-Zawahiri, 71 anni, considerato il numero uno del terrorismo internazionale. Su al-Zawahiri Washington aveva messo una taglia da 25 milioni di dollari: non si sa se spetterà a qualcuno o se altri Paesi siano stati coinvolti nell'operazione. Nel blitz condotto dalla Cia non ci sarebbero state vittime tra i civili, e neanche tra i familiari del capo dell'organizzazione terroristica internazionale.

La preparazione e l’attacco

All'inizio di quest'anno l'intelligence americana aveva ricevuto notizie riguardo l'arrivo a Kabul di moglie, figlia e nipoti di al-Zawahiri. Ad aprile la Cia aveva avuto conferma che il capo di al-Qaeda si nascondeva in una palazzina nel quartiere residenziale di Shirpur, sotto il controllo del ministero della Difesa afghana. Da lì non era mai uscito. Ma sono state necessarie altre settimane per avere la certezza che fosse lui. L'1 luglio è cominciato il conto alla rovescia con un vertice a cui hanno partecipato il direttore della Cia, William Burns, la direttrice della National Intelligence, Avril Haines, quella del controterrorismo Christine Abizaid e il consigliere alla sicurezza nazionale Jake Sullivan. Nelle ultime settimane ci sono state molte riunioni alla Casa Bianca, tutte centrate sulla richiesta di Biden di evitare la morte di persone innocenti, inclusi i familiari di al-Zawahiri. Per assicurarsi che tutto fosse pianificato, "minimizzando" gli effetti collaterali, è stato costruito un modellino dell'edificio. Il 25 luglio l'ultima riunione, poi l'ordine finale. L'attacco con il drone è avvenuto quando a Washington era sabato sera, le 21.48, e a Kabul - separata da otto ore e mezza di fuso orario - domenica mattina. Quello è stato il momento in cui al-Zawahiri, come aveva fatto altre volte, è andato in terrazza, al terzo piano di un edificio nella zona residenziale della capitale afghana. A quel punto un'esplosione ha rotto il silenzio e il capo di al-Qaeda è stato ucciso. Pochi minuti dopo un team di 007 ha prelevato il dna ed è arrivata la conferma: l'uomo ucciso era al-Zawahiri. È finita così una caccia durata undici anni, da quando il terrorista di origine egiziana aveva annunciato al mondo di aver raccolto l'eredità di bin Laden, la mente dell'attacco agli Stati Uniti dell'11 settembre 2001.

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Biden: “Se sei una minaccia, gli Usa ti scovano”

“Quando ho messo fine alla missione militare americana in Afghanistan - ha detto Biden in un breve intervento dalla Casa Bianca trasmesso dai maggiori network televisivi americani - avevo promesso che avremmo continuato a portare avanti operazioni di antiterrorismo in Afghanistan". “La mia speranza - ha aggiunto - è che adesso i familiari delle vittime dell'11 settembre possano voltare pagina”. “Non importa - ha concluso - quanto tempo serve, o dove ti nascondi. Se sei una minaccia, gli Usa ti scovano”.

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“Violazione degli accordi di Doha”

Il fatto che al-Zawahiri fosse a Kabul è una "chiara violazione" dell'accordo che i talebani hanno firmato con Washington nel 2020 in cui promettevano di non permettere all'Afghanistan di tornare a essere un “porto sicuro” per la jihad, ha detto una fonte dell'amministrazione Biden. "Ci aspettiamo che rispettino i termini dell'accordo di Doha. E la presenza di Zawahiri nel centro di Kabul ne è stata una chiara violazione". Un portavoce del governo afghano, confermando l'attacco, ha detto invece che sono stati gli Usa ad aver violato l'accordo.

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