
Osama Bin Laden, 10 anni fa veniva ucciso il capo di Al Qaeda: la storia dell'operazione
Dopo oltre dieci anni di ricerche, gli Usa portarono a termine la missione nella notte tra l'1 e il 2 maggio 2011. A compierla le forze speciali statunitensi dei Navy Seals, che fecero irruzione in un edificio di Abbottabad, in Pakistan, identificato come il rifugio del terrorista. Il corpo fu preso in custodia, portato su una portaerei e seppellito nel mar Arabico dopo un breve rito islamico

Nella notte tra l’1 e il 2 maggio 2011 il capo di Al Qaeda Osama Bin Laden - l’uomo più ricercato al mondo in quel momento, dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 di cui era stato il principale organizzatore - veniva ucciso in un blitz dei Navy Seals americani in un edificio di Abbottabad, città del Pakistan
Uccisione Bin Laden, il discorso di Obama
Dell’intera operazione non sono mai state diffuse foto: l’immagine più famosa resta quella scattata da Pete Souza, il fotografo ufficiale della Casa Bianca, che ritrae la situation room con la tensione di Obama, della segretaria di stato Hillary Clinton e dell’allora vice presidente Joe Biden intenti a seguire le fasi cruciali della missione

Dopo diversi anni in cui le ricerche di Bin Laden non avevano portato ad alcun risultato, le operazioni si erano di fatto bloccate, per ripartire con l’amministrazione Obama

Bin Laden era sparito dopo gli attentati dell’11 settembre e l’invasione americana in Afghanistan. L’unico momento in cui gli Stati Uniti si erano avvicinati alla sua cattura era stato soltanto nei primi anni Duemila, nella zona montuosa afghana di Tora Bora

Diventato presidente nel 2009, Obama indicò di riprendere e intensificare le ricerche

Obama annunciò l'uccisione di Bin Laden in una conferenza stampa dalla Casa Bianca: "Gli Stati Uniti non sono in guerra con l'Islam e non lo saranno mai", disse. "La nostra guerra non è contro l'Islam. Bin Laden non era un leader musulmano: era un assassino di massa di musulmani"

La pista che si rivelò decisiva era spuntata nell’agosto 2010, quando la Cia riuscì a individuare due persone ritenute i corrieri fidati di Bin Laden. Uno di essi viveva in un edificio di Abbottabad, a nord della capitale pakistana Islamabad, che insospettiva i servizi segreti americani per via della riservatezza della struttura, circondata tra l'altro da muri molto alti

L’edificio venne messo sotto stretta sorveglianza e nei mesi successivi vennero raccolti sufficienti indizi sul fatto che Bin Laden vivesse nel complesso (nella foto, una vista di Abbottabad)

Per aver maggior certezze sulla presenza di Bin Laden, la Cia organizzò anche un finto programma di vaccinazioni contro l’epatite B. Le somministrazioni a chi viveva nell’edificio furono eseguite, ma non è stato mai accertato che il Dna fu prelevato con successo in quella occasione

Obama diede l’ok a procedere alla fine del 2010: esclusa l’ipotesi di un bombardamento del complesso di Abbottabad, il direttore della Cia Louis Panetta e William McRaven, capo del Joint Special Operations Command, il comando per le operazioni delle forze speciali organizzarono un raid per irrompere nell’edificio

Gli uomini dei Navy Seals arrivarono a bordo di elicotteri dei Navy Seals. Fu una squadra di nove militari a fare irruzione nell’edificio. Dopo aver ucciso tre uomini, i Navy Seals salirono al piano di sopra, neutralizzarono due delle mogli e infine Bin Laden, colpito alla testa

Per annunciare il successo dell’operazione, uno dei Navy Seals lanciò via radio il messaggio in codice: “Per Dio e per il paese, Geronimo, Geronimo, Geronimo”, aggiungendo “E.K.I.A.”, che sta per “Enemy killed in action», nemico ucciso durante l’azione (nella foto, la prima pagina del New York Times con la notizia)

Il corpo di Bin Laden venne avvolto in una busta di plastica e caricato in elicottero. Due campioni di midollo e alcuni tamponi per la prova del Dna furono prelevati dal cadavere per stabilire con certezza l’identità (nella foto, la prima pagina del Washington Post)

Subito dopo l'annuncio della morte di Bin Laden, folle festose si riversarono nelle strade delle grandi città americane, da New York a Washington

I festeggiamenti della folla a New York

Tutta l’operazione è stata eseguita nella massima segretezza: non sono mai state diffuse fotografie, né video, né altri documenti sull’organizzazione e la realizzazione del piano. Le uniche immagini a essere pubblicate furono quelle di alcuni filmati ritrovati nell'edificio e che riprendevano Bin Laden

A essere diffusi furono solo alcuni frame, senza audio. In alcuni di questi Bin Laden guardava se stesso più giovane