
Condanna a morte militari britannici, alta tensione Mosca-Londra: cosa è successo
Aiden Aslin e Shaun Pinner sono stati condannati dal tribunale dell’autoproclamata Repubblica indipendente del Donetsk. L'accusa è di aver combattuto come mercenari a fianco delle truppe ucraine. Il premier Boris Johnson si è detto "sconvolto" e ha ordinato ai ministri di fare "tutto ciò che è in loro potere" per ottenerne il loro rilascio. Mosca attacca: la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito "isterica" la reazione della Gran Bretagna

Due soldati britannici, Aiden Aslin e Shaun Pinner, e un commilitone marocchino, Saaudun Brahim, sono stati condannati a morte dal tribunale dell’autoproclamata Repubblica indipendente del Donetsk (Dpr), occupata dai Mosca e dai filorussi
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L'accusa è di aver combattuto come mercenari a fianco delle truppe ucraine. I due britannici e il marocchino “non saranno probabilmente giustiziati” e il tribunale ha fatto sapere che hanno un mese di tempo per ricorrere in appello e chiedere la grazia
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Il leader del Donetsk Denis Pushilin ha dichiarato che altri combattenti che hanno resistito nell'acciaieria Azovstal, a Mariupol, e gli ucraini del battaglione Azov catturati saranno processati entro la fine dell'estate. In totale 2.439 soldati
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Il governo di Boris Johnson si è definito "profondamente preoccupato" e ha affidato la prima durissima reazione alla sentenza a un portavoce di Downing Street. "Abbiamo ripetutamente detto che sono prigionieri di guerra, che non vanno strumentalizzati a scopi politici e che hanno diritto all'immunità in base alla Convenzione di Ginevra"
Guerra in Ucraina, a Severodonetsk il battaglione Karpatska Sich guida la resistenzaAslin, 28 anni, originario di Newark nel Nottinghamshire, si è trasferito in Ucraina, a Mykolaiv, nel 2018 e si è arruolato come marine nell'esercito ucraino. Anche Pinner, 48 anni, originario del Bedfordshire ed ex militare nell'esercito britannico, vive in Ucraina da quattro anni, è sposato con una cittadina ucraina ed era istruttore delle forze armate di Kiev
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"Shaun Pinner era nella lista dei ricercati nel Regno Unito per aver preso parte ad azioni di combattimento in Iraq e Siria ed è stato riconosciuto come terrorista nel Regno Unito", hanno scritto i giudici filorussi nella sentenza di condanna a morte
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"La repubblica Popolare del Donetsk è uno stato sovrano ora", ha attaccato il presidente del comitato costituzionale del Consiglio della Federazione, Andrey Klishas, “e la Corte Suprema ha tutto il diritto di prendere una decisione e di comminare la pena di morte”

Intanto anche le Nazioni Unite hanno chiesto il rispetto della Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra. "Prima di tutto ci opponiamo alla pena di morte. Chiediamo che tutti i combattenti che sono detenuti abbiano protezione internazionale e siano trattati secondo il diritto internazionale”, ha affermato il portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite Stephane Dujarric

Il premier britannico, Boris Johnson, si è detto "sconvolto" per le condanne e ha ordinato ai ministri di fare "tutto ciò che è in loro potere" per ottenerne il loro rilascio. "Condanniamo la falsa condanna a morte di questi uomini. Non c'è alcuna giustificazione per la violazione della protezione a cui hanno diritto. La nostra priorità è lavorare con il governo ucraino per cercare di assicurarne il rilascio il più rapidamente possibile"

La ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, ha condannato come "grave violazione della Convenzione di Ginevra" sui prigionieri di guerra la pena capitale comminata da un tribunale dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk a due britannici considerati dei mercenari dalle milizie filorusse. Truss ha riferito di averne parlato in un colloquio telefonico col suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba

Mosca attacca, con la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha definito 'isterica' la reazione della Gran Bretagna alla condanna di Aiden Aslin e Shaun Pinner a Donetsk, controllata dai separatisti russi. Zakharova ha affermato che “la Gran Bretagna dovrebbe appellarsi alla Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr), riconosciuta come parte dell'Ucraina”

Le fa eco il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, che ha dichiarato che la condanna è presa "in base alle leggi del Dpr" e non si deve interferire "con il sistema giudiziario della Repubblica". Poi ha esortato "a non speculare sull'argomento della condanna ai mercenari stranieri condannati nel Dpr"