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Usa, Biden chiede il divieto per le armi d'assalto: "Ora basta"

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"Questa volta dobbiamo agire", incalza il presidente americano. E chiede al Congresso un'azione forte alla luce delle 234 sparatorie di massa dall'inizio dell'anno. Intanto in Iowa si registrano altri tre morti: stando alle prime informazioni, un uomo ha sparato uccidendo due donne e poi si è tolto la vita

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"Adesso basta. Dopo Columbine, Sandy Hook, Orlando e Las Vegas nulla è stato fatto. Questa volta dobbiamo agire" sulle armi perché gli ospedali e le scuole sono diventati "campi di sterminio qui in America". Elencando le maggiori stragi della storia americana, il presidente Joe Biden ha chiesto al Congresso un'azione forte alla luce delle 234 sparatorie di massa dall'inizio dell'anno negli Usa. "Quante altre carneficine siamo disposti ad accettare? Il Senato deve fare qualcosa. È inaccettabile e immorale il rifiuto di alcuni repubblicani anche solo ad avviare il dibattito", ha detto Biden dalla Cross Hall della Casa Bianca dove sono state disposte candele in onore delle vittime di armi da fuoco. Una delle ultime gravi stragi in ordine di tempo è quella di Uvalde, in Texas, con 21 vittime tra cui 19 bambini. E proprio sui più piccoli il presidente ha ricordato: "Le armi sono la prima causa di morte per i bimbi in America, più del cancro".

Biden: "Dobbiamo vietare le armi d'assalto"

Biden ha quindi illustrato quella che potrebbe essere la strategia. "Dobbiamo vietare le armi d'assalto e i caricatori di alta capacità", ha detto, consapevole comunque che si tratta di misure con chance minime se non nulle di essere approvate in Congresso. "Se non possiamo vietarle" allora dovremmo "alzare l'età da 18 a 21 anni e rafforzare i controlli all'acquisto", ha aggiunto il presidente, chiedendo anche che vengano abolite le "oltraggiose" tutele esistenti per i produttori di armi. Il Secondo Emendamento della Costituzione, ha poi ricordato Biden, "non è assoluto, i diritti che prevede non sono illimitati". 

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Colpi d'arma da fuoco in Iowa, tre morti

L'impegno del presidente si scontra però con una realtà in salita. I democratici non hanno i numeri in Senato per forzare la mano, la Casa Bianca ha un raggio d'azione limitato, e al voto di metà mandato i liberal si presentono deboli e divisi. E mentre il dibattito a Washington si scalda, in America si continua a sparare. L'ultimo caso è quello registrato in Iowa, dove tre persone sono morte per colpi di arma da fuoco in un parcheggio fuori da una chiesa di Ames. Uno dei tre morti sarebbe l'aggressore. La polizia ha riferito che un uomo ha sparato uccidendo due donne. Il giorno prima, il 2 giugno, un episodio di violenza si è registrato anche nel Wisconsin: colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi nel cimitero di Graceland, durante il funerale di un 37enne ucciso dalla poliza. Almeno cinque i feriti.

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