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Lavrov: "Accordo con la Turchia per lo sminamento dei porti ucraini"

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Secondo il ministro degli Esteri russo, a Riad per incontrare i suoi omologhi del Consiglio di cooperazione del Golfo, la scelta delle autorità di Kiev di ignorare per otto anni l'applicazione degli Accordi di Minsk "è stata un fattore decisivo che ha condotto alla situazione attuale"

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Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov si è recato oggi a Riad per incontrare i suoi omologhi del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg). Al centro della discussione con i ministri di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Oman, Kuwait, Bahrain e Qatar la crisi in Ucraina e le sue conseguenze. Gli Stati del Golfo sono rimasti neutrali durante l'invasione russa dell'Ucraina, nonostante le richieste occidentali di isolare Mosca. Secondo Lavrov, la scelta delle autorità di Kiev di ignorare per otto anni l'applicazione degli Accordi di Minsk "è stata un fattore decisivo che ha condotto alla situazione attuale". (GUERRA IN UCRAINA. LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - IL RACCONTO DEGLI INVIATI)

Lavrov, accordo con la Turchia per lo sminamento dei porti ucraini

Il ministro degli Esteri russo ha parlato dei carichi di grano ucraini che, secondo la sua opinione, sono bloccati dalle mine piazzate dalle forze di Kiev nelle sue acque, mentre gli approvvigionamenti di cereali russi sono ostacolati dalle sanzioni. Lavrov nel corso della conferenza stampa a Riad ha annunciato un accordo con la Turchia "che aiuterà nelle attività di sminamento". Il prossimo 8 giugno Lavrov, come annunciato dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, si recherà in Turchia. L'agenzia di stampa Anadolu ha reso noto che la missione servirà a discutere della necessità di sbloccare le esportazioni del grano e della possibilità di creare corridoi umanitari nel Mar Nero per le navi che trasportano beni alimentari. "Non ci sono problemi da parte della Russia - ha aggiunto -, ogni giorno abbiamo dichiarato corridoi umanitari attraverso i quali le navi possono lasciare i porti. Le navi russe che trasportano grano non sono accettate nei porti europei e non possono essere assicurate per via delle sanzioni imposte dai nostri colleghi europei, che preferiscono non parlarne".

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L'invio di lanciarazzi multipli alle forze ucraine è una "provocazione diretta" che segna un "coinvolgimento nel conflitto". Queste le parole del ministro degli Esteri russo riguardo all'annuncio da parte di Joe Biden di inviare sistemi missilistici più avanzati a Kiev. Lavrov ha poi osservato che "in Occidente ci sono ancora politici che non condividono questa follia" e "stanno iniziando a capire" che le sanzioni stanno colpendo più l'Europa che la Russia. "Nell'Unione Europea - ha spiegato Lavrov - c'è una minoranza russofoba molto aggressiva che sta cercando di imporsi su tutti gli altri e sta aumentando la sua attività. Le dichiarazioni di Borrell, inspiegabilmente da falco, sono l'espressione di questa aggressività".

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