
Guerra Ucraina, morti altri due colonnelli russi: perché vengono mandati al fronte?
Le Ukrainian Armed Forces hanno fatto sapere di aver ucciso il tenente colonnello Alexander Dosyagaev, mentre è emerso che a marzo aveva già perso la vita anche il 41enne Vladimir Ivanov. Secondo gli esperti, le alte cariche militari sono sul campo per diversi motivi, fra cui la poca esperienza dei soldati e la conseguente mancanza di fiducia nei loro confronti, oltre alla decisione di Mosca di non delegare le decisioni ai ranghi più bassi

Le forze armate ucraine hanno annunciato la morte del comandante di un battaglione d'assalto aereo russo, il tenente colonnello Alexander Dosyagaev. Secondo quanto riporta l’Independent, sono oltre 40 i colonelli morti nel conflitto iniziato a febbraio, che si sommano a 10 generali per il totale di perdite più alto per Mosca dalla Seconda Guerra Mondiale
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La notizia della morte del 34enne Dosyagaev (nella foto) è stata riportata da Ukrinform, che cita un post del Department for Strategic Communications of the Ukrainian Armed Forces
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“Il comandante di un battaglione d'assalto aviotrasportato del 104° reggimento di paracadutisti, il colonnello Alexander Dosyagaev - si legge nel post - aveva vinto il premio per la categoria Winged Infantry al festival Russian Army 2021, ma questo non l’ha aiutato nell’incontro con i combattenti ucraini”
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Secondo quanto riporta il sito indipendente russo Mediazona, citato dall’Independent, in Ucraina ha perso la vita anche il colonello 41enne Vladimir Ivanov
L'articolo dell'Independent
Ivanov, che aveva lavorato al dipartimento dell'Informazione e della Comunicazione di massa del ministero della Difesa russo, sarebbe morto a marzo: un suo amico alla parata del 9 maggio a Mosca ha sfilato con una sua foto durante la commemorazione per i militari russi uccisi in azione (nella foto)
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All’inizio di maggio, il generale ed ex direttore della CIA David Petraeus aveva detto che sarebbero almeno 10 i generali russi morti in Ucraina. Un numero che però potrebbe essere più alto data la reticenza di Mosca a comunicare le informazioni sui caduti in battaglia. Ma perché le alte cariche militari vengono mandate al fronte?

Secondo l’ex colonnello della marina Usa Steve Ganyard (nella foto), intervistato dalla Abc, la presenza delle alte cariche sul campo “suggerisce che debbano essere in prima linea per assicurarsi che le loro truppe combattano nel modo in cui loro hanno ordinato”
L'intervista a Steve Ganyard sulla Abc
Motivo per cui, spiega Ganyard, sembra esserci “una mancanza di fiducia nelle truppe”, oltre al fatto che le circostanze sembrano indicare “quanto deboli si siano rivelate le forze militari russe per aver bisogno di così tanta leadership esperta in prima linea”

Inoltre, spiega Ganyard, “i giovani nell'esercito russo non sanno cosa fare, sanno che gli viene solo detto di fare qualcosa”

Alla base di questo, spiega alla Abc Mick Mulroy, ex vicesegretario alla Difesa per il Medioriente, c’è la scelta della Russia di non permettere ai soldati e in generale alle cariche inferiori di prendere delle decisioni: “Quindi (le alte cariche, ndr) vanno a dare ordini diretti. La mancanza di capacità di delegare è un altro dei motivi per cui le forze militari russe stanno avendo delle difficoltà”