Strage Texas, killer aveva confidato in chat il piano. Polemiche su polizia: "Impreparati"

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Si è scoperto che Salvador Ramos aveva parlato delle sue intenzioni online a una 15enne che vive a Francoforte: "Vado a sparare in una scuola elementare", le ha scritto. Nei giorni precedenti, Ramos aveva detto alla ragazza che gli erano arrivate delle munizioni. Intanto gli inquirenti stanno cercando di capire perché siano passati dai 40 ai 60 minuti prima dell'intervento delle forze dell'ordine. I genitori delle vittime: "Si sarebbe potuto fare di più"

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Continuano a emergere dettagli sulla strage di Uvalde, in Texas, dove un 18enne ha aperto il fuoco in una scuola elementare uccidendo 19 bambini e due insegnanti. Si è scoperto che il killer, Salvador Ramos, aveva confidato le sue intenzioni via chat a una quindicenne che vive a Francoforte, come scrive la Cnn. "Vado a sparare in una scuola elementare" le ha scritto, aggiungendo di aver "appena sparato alla testa a mia nonna". Secondo quanto riferito dalla polizia del Texas, la nonna di Ramos "è viva e in condizioni stabili". Nei giorni precedenti, Ramos aveva detto alla ragazza che gli erano arrivate delle munizioni. Intanto gli inquirenti stanno cercando di capire perché siano passati dai 40 ai 60 minuti prima dell'intervento delle forze dell'ordine: alcuni testimoni hanno raccontato alla Associated Press che gli agenti sono stati esortati da una "folla frustrata" a entrare nella scuola elementare dove Ramos stava compiendo la strage. La Casa Bianca ha fatto sapere che il presidente Joe Biden e la First Lady Jill andranno a Uvalde domenica 29 maggio e incontreranno le famiglie delle vittime. Invece oggi a sorpresa Meghan Markle ha visitato il memoriale delle vittime: accompagnata da un bodyguard, t-shirt bianca, scarpe da tennis, jeans e cappello da baseball, la moglie del principe Harry ha deposto un mazzo di rose bianche al memoriale improvvisato allestito vicino al luogo del massacro.

La rabbia dei genitori: “Gli agenti non sono entrati subito”

Javier Cazares, la cui figlia di 8 anni Jacklyn è stata uccisa nell'attacco, ha detto di essere corso a scuola quando ha saputo della sparatoria e quando è arrivato la polizia era ancora fuori dall'edificio. Sconvolto, ha proposto di entrare lui stesso: "Si sarebbe potuto fare di più, erano impreparati". "Entrate, entrate!", hanno gridato alcune donne che stavano vicino ai poliziotti dopo l'inizio dell'attacco, secondo quanto ha riferito il 24enne Juan Carranza, che ha assistito alla scena da casa sua, sull'altro lato della strada rispetto alla scuola. Pochi minuti prima, Carranza ha detto di aver visto l'uomo armato finire con il suo camioncino in un fosso fuori dalla scuola, afferrare il suo fucile semiautomatico AR-15 e sparare verso due persone fuori da un'agenzia funebre lì vicino.

Polizia: "Squadre speciali arrivate dopo un'ora"

Le squadre speciali della Border Patrol Tactical Unit sono arrivate nella scuola elementare di Uvalde "un'ora dopo" l'ingresso del killer e lo hanno ucciso, ha detto la polizia del Texas in una conferenza stampa sulla strage, confermando sostanzialmente le indiscrezioni dei media sui tempi dell'intervento ma senza spiegare perché ci abbiano messo così tanto. La polizia locale e le guardie di sicurezza della scuola "sono entrate dopo quattro minuti. Hanno sentito colpi di arma da fuoco, hanno fatto dei giri di ricognizione e poi si sono messi al riparo", ha detto ancora il direttore generale.

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I poliziotti non hanno attuato protocollo post Columbine

I poliziotti che si trovavano nella scuola elementare quando è arrivato Salvador Ramos non sono intervenuti subito, come previsto dal protocollo imposto nel 1999 dopo la strage di Columbine. Lo sottolineano diversi analisti al Washington Post, mentre continuano ad aumentare le domande sulla lenta reazione della polizia. Prima del massacro nel liceo del Colorado, quando due teenager uccisero 12 studenti e un insegnante, i poliziotti erano addestrati a rispondere a un aggressore armato "presentandosi, circoscrivendo un'area e aspettando l'arrivo delle Swat", le squadre speciali, hanno spiegato gli esperti. Ma dopo Columbine gli agenti hanno il dovere di rispondere il prima possibile perché, è l'assunto, "ogni secondo che passa sono più vite che se ne vanno". Da anni ormai il protocollo è questo: i primi agenti armati che si trovano sulla scena devono trovare l'aggressore e ucciderlo, senza aspettare l'arrivo dei rinforzi. Secondo un poliziotto che ha parlato con la Abc, i poliziotti non sono riusciti ad aprire la porta dell'aula  in cui Ramos si era barricato e si sono dovuti far aiutare da un bidello con la chiave.

Polizia: "Killer non ha incontrato guardia fuori da scuola"

Ramos "non è stato affrontato da nessuno" fuori dalla scuola, ha detto il direttore generale della polizia del Texas, Victor Escalon, smentendo le notizie di stampa secondo le quali il killer aveva avuto un "confronto" con una guardia scolastica. "Non ha incontrato nessuno da casa della nonna alla scuola. È entrato nell'edificio senza ostacoli", ha sottolineato.

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In Texas arrestato uno studente armato

Intanto la polizia del Texas ha arrestato uno studente armato con una pistola e un fucile all'esterno di una scuola superiore a Richardson, a 560 km a Nord di Uvalde. Ad allertare la polizia è stato un testimone. Le armi sono state trovate nella sua auto. Il giovane è stato accusato di porto d'armi illegale in una zona scolastica 'weapon-free'.

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