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Aereo caduto in Cina, esaminate scatole nere: “È stato fatto precipitare volontariamente”

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©Ansa

Il Boeing di China Eastern si è schiantato il 21 marzo sulle montagne di Wouzhou. A bordo c’erano 123 passeggeri e 9 membri dell'equipaggio. Secondo il Wall Street Journal, dalle prime ricostruzioni non è chiaro se quanto successo sia stata opera di qualcuno che si trovava nella cabina, di un pilota o di un intruso

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Il Boeing di China Eastern schiantatosi al suolo il 21 marzo con 123 passeggeri e 9 componenti dell'equipaggio sarebbe stato fatto precipitare intenzionalmente. Lo riporta il Wall Street Journal, riferendo le prime indicazioni emerse dall'esame delle scatole nere. Non è chiaro, spiega il quotidiano, se quanto accaduto sia stata una scelta di qualcuno che si trovava nella cabina, di un pilota o di un intruso.

Le ipotesi

I dati di volo hanno indicato che qualcuno nella cabina di pilotaggio ha fatto schiantare intenzionalmente il Boeing 737-800, secondo fonti familiari con la valutazione preliminare dei funzionari Usa sulle cause della tragedia costata la vita a 132 persone. L'aereo, perfettamente funzionante, ha fatto in altri termini quello che "gli era stato chiesto di fare", dalla navigazione in alta quota all'improvvisa discesa quasi verticale alla velocità del suono, fino allo schianto e alla polverizzazione del velivolo in quasi 50.000 pezzi. I dati di una scatola nera recuperata (la seconda era in condizioni definite come "problematiche") hanno infatti suggerito che gli input ai comandi hanno spinto l'aereo nella picchiata, scrive il Wsj. Ufficialmente l'indagine è gestita dalle autorità cinesi, ma l'analisi delle scatole nere è finita nelle mani di un team investigativo occidentale, negli Usa. Difficile attribuire al momento le responsabilità, anche se secondo il Wall Street Journal l'attenzione si sarebbe concentrata sul comandante.

L’incidente

Il volo MU-5735 era decollato dall'aeroporto di Kunming Changshui il 21 marzo, poco dopo le 13 locali (le 6 in Italia) diretto a Guangzhou, il capoluogo del Guangdong, mentre circa un'ora dopo aveva perso quota senza lanciare allarmi o segnali. A circa 40 secondi dallo schianto il Boeing aveva ripreso leggermente quota, ma alle 14.23 il radar di terra aveva smesso di ricevere segnali fino all'ultima parte del volo in picchiata e dell'impatto devastante sull'area montuosa di Wuzhou, nel Guangxi. La Civil Aviation Administration of China (CAAC), nel suo rapporto preliminare sull'incidente, non aveva incluso alcuna informazione proveniente dai registratori vocali o i dati della cabina di pilotaggio, e aveva comunicato che l'ultima chiamata normale effettuata dai controllori all'aereo era stata alle 14:16 ora locale, mentre l'aereo viaggiava a 29.200 piedi. Meno di sei minuti prima che l'aereo scomparisse dai radar. Per il rapporto finale, ha fatto sapere la CAAC, a causa dei gravi danni alle scatole nere si potrebbero dover attendere anche due anni.

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