"Quando il governo interferisce con lo sport il risultato non è mai buono". E' il commento dell'atleta serbo, numero uno del mondo del tennis, in merito al divieto deciso per il torneo di quest'estate
Escludere russi e bielorussi dal torneo di Wimbledon "è una decisione folle". Il numero uno del mondo del tennis Novak Djokovic ha commentato così il divieto imposto ai giocatori russi e bielorussi di partecipare all'edizione 2022 del torneo di tennis più importante del mondo che inizierà il prossimo 27 giugno.
"Gli atleti non c'entrano"
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Quando il governo interferisce con lo sport il risultato non è mai buono", ha detto il campione serbo. "Condannerò sempre la guerra - ha spiegato dopo il match vinto contro Djere a Belgrado - non la sosterrò mai, essendo io stesso figlio della guerra ed essendo cresciuto durante i conflitti civili che hanno seguito il crollo della Jugoslavia. Ma i tennisti, gli atleti - ha aggiunto - non c'entrano niente".
La tennista ucraina
Intanto la 27enne tennista ucraina Elina Svitolina si è detta favorevole alla possibilità di giocare a Wimbledon per gli atleti russi o bielorussi che si siano espressi contro l'invasione dell'Ucraina. "Non vogliamo che siano esclusi del tutto, devono solo dire se sono con noi e con il resto del mondo o con il governo russo". La tennista di Odessa ha criticato le associazioni Atp e Wta, schieratesi contro il bando di Wimbledon, affermando che sulla guerra la loro reazione "non è stata pronta come avremmo voluto".