Il provvedimento porta all'esclusione dal tabellone maschile di quattro giocatori tra i top30 del ranking mondiale, a cominciare dal numero due al mondo Daniil Medvedev, e di cinque giocatrici classificate tra le prime 40 della graduatoria mondiale. Immediata la reazione del Cremlino, che definisce "inaccettabile" il divieto. Contraria l'Associazione dei tennisti professionisti: "Può essere pericoloso precedente". Non escluse sanzioni
Il comitato organizzatore del torneo di Wimbledon ha ufficializzato l'esclusione dei tennisti
russi e bielorussi dalla prossima edizione dei Championships: dopo le anticipazioni delle ultime settimane, oggi è stato lo stesso All England Club a rendere nota la decisione, presa in
accordo con il governo britannico dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Il terzo Slam della stagione, al via a fine giugno, non vedrà la partecipazione di quattro giocatori tra i top30
Atp, a cominciare dal numero due, Daniil Medvedev, e cinque tra le top40 Wta, tra cui le bielorussa Sabalenka (n.4) e la ex n.1 Azarenka. (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE).
Dopo lo scoppio della guerra, a metà febbraio, la Federtennis mondiale ha vietato la partecipazioni delle rappresentative nazionali ai tornei di squadra, consentendo però ai singoli tennisti di prendere parte ad eventi internazionali, purchè non sotto la bandiera del proprio Paese d'origine.
Mosca: "Inaccettabile"
Una decisione "inaccettabile". Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato durante un punto stampa la notizia. "Ancora una volta, si rendono gli atleti ostaggi di pregiudizi politici, di intrighi politici, di azioni ostili contro il nostro Paese", ha aggiunto Peskov, sottolineando che, data la qualità dei tennisti russi, a rimetterci sarà lo stesso torneo di Wimbledon.
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Il commento dell'ATP
Una scelta "ingiusta" che "può creare un precedente dannoso per il tennis". Così l'Atp, l'associazione dei tennisti professionisti, commenta la "decisione unilaterale" presa dagli organizzatori di Wimbledon e della federtennis britannica di escludere dal torneo i giocatori di Russia e Bielorussia. Decisione che potrebbe portare a delle sanzioni.
"La discriminazione basata sulla nazionalità è anche una violazione dell' accordo con Wimbledon secondo cui l'ammissione dei giocatori si basa solo sulle classifiche", scrive ancora l'Atp, presieduta dall'ex tennista azzurro Andrea Gaudenzi, che riunirà il Consiglio per valutare la situazione.