Ucraina, Zelensky: “Non cederemo il Donbass alla Russia. A Mariupol situazione disumana”

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Il presidente ucraino è tornato a parlare della città portuale assediata, sottolineando come “la situazione rimane la più grave possibile”. In una intervista alla Cnn è inoltre tornato ad accusare Mosca di commettere un “genocidio” e ha invitato Biden e Macron a visitare Kiev. Le sirene d’allarme tornano a suonare in quasi tutte le regioni

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È scaduto alle 5 ora italiana l'ultimatum delle forze russe agli ultimi difensori di Mariupol, asserragliati nell’acciaieria Azovstal. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha intanto definito "disumana" la situazione nella città portuale assediata ormai da settimane. In una intervista alla Cnn il leader di Kiev è tornato a ribadire che "la Russia in Ucraina sta commettendo un genocidio" (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE).

L’ultimatum ai difensori di Mariupol

Nella notte gli assedianti russi avevano lanciato un ultimatum ai difensori ucraini di Mariupol: "Data la situazione disperata che si è venuta a creare nello stabilimento metallurgico Azovstal, e guidate da principi umanitari, le forze armate russe offrono ai militanti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari stranieri di fermare le ostilità e deporre le armi. In cambio sarà loro risparmiata la vita", aveva dichiarato in un comunicato il generale Mikhail Mizintsev che comanda l'assedio di Mariupol. L’ultimatum è scaduto alle 5 ora italiana.

Zelensky: “Situazione disumana”

Della condizione della città e dei suoi difensori è tornato a parlare anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo ormai consueto video messaggio: "La situazione in città rimane la più grave possibile. Semplicemente disumana. La Russia sta deliberatamente cercando di distruggere tutti coloro che sono lì a Mariupol. Ci sono solo due modi per influenzare" questa situazione, ha proseguito Zelensky: "O i nostri partner daranno immediatamente all'Ucraina tutte le armi pesanti e gli aerei necessari, oppure serve un percorso negoziale in cui anche il ruolo dei partner sia decisivo". Zelensky ha parlato della situazione della città anche alla Cnn, in un'intervista registrata qualche giorno fa: "La situazione a Mariupol è molto difficile. Decine di migliaia di persone sono state uccise, non sappiamo esattamente quante. E centinaia di migliaia sono fuggite e non sappiamo cosa sia successo loro".

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“Russia sta commettendo genocidio”

Nell'intervista all’emittente statunitense Cnn che sarà trasmessa oggi, Zelensky è tornato a ribadire che "la Russia in Ucraina sta commettendo un genocidio: non uccidono soldati, uccidono civili. Abbiamo prove audio e video in cui si sentono i russi dire che ci odiano e che ci distruggeranno”. In mattinata, le sirene d’allarme sono risuonate in quasi tutte le regioni dell’Ucraina. 

“Non cederemo il Donbass alla Russia”

"La battaglia per il Donbass per noi è molto importante", ha detto il presidente ucraino alla Cnn, sottolineando che Kiev "non cederà quella parte di territorio perché farlo potrebbe condizionare il corso della guerra". "Non mi fido dell'esercito e della leadership russi", ha continuato. "Ecco perché non possiamo perdere la battaglia per l'Est", ha sottolineato.

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“Non mi fido delle parole dei leader, ci vogliono i fatti”

Nell’intervista Zelensky ha commentato le dichiarazioni dei leader mondiali: "Non mi fido più delle parole, voglio i fatti. Ma non tutti hanno lo stomaco", ha detto il presidente ucraino, che poi ha ricordato che dopo le grandi guerre e l'Olocausto tutti dichiaravano che "tutto questo non sarebbe successo mai più". Poi ha parlato delle prossime visite a Kiev dei leader del mondo: "Credo che Biden verrà a Kiev ma spetta a lui decidere", ha detto. Il presidentte ucraino ha detto anche di aver invitato a Kiev il presidente francese Emmanuel Macron. "Gli ho parlato", ha detto Zelensky. "Penso che voglia garantire che la Russia si impegni in un dialogo", ha aggiunto, per spiegare il rifiuto del leader francese di denunciare un "genocidio" in Ucraina, a differenza del presidente degli Stati Uniti.

"Ringrazio Biden ma ci servono più armi oggi, non tra un mese"

"Sono grato per l'assistenza militare degli Usa e di Biden ma non è abbastanza. Abbiamo bisogno di più armi. Non ci basteranno mai, stiamo difendendo il nostro Paese", ha detto Zelensky sottolineando che conta anche la "velocità" con la quale le armi arriveranno. "Ci servono oggi o domani. Non tra qualche mese. Non si può combattere un Paese che è 20 volte il nostro solo con il carattere", ha detto ancora il leader ucraino.

Le foto dell'Ucraina distrutta

Zelensky ha pubblicato su Facebook foto della distruzione causata dai bombardamenti russi nelle città del Paese, corredate da un post: "Gli occupanti saranno responsabili di tutto ciò che hanno fatto in Ucraina". Saranno responsabili, ha aggiunto, "per tutto quello che hanno fatto contro gli ucraini. Saranno responsabili di Bucha, Kramatorsk, Volnovakha, Okhtyrka. Per Gostomel e Borodyanka. Per Izyum, per Mariupol e tutte le altre città e comunità dell'Ucraina" attaccate". "Mai più", ha concluso. 

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