Seggi chiusi nel Paese per il primo turno delle Presidenziali. L'astensione è stata più alta di quella del 2017, ma più bassa rispetto al 2002 quando si era attestata al 28,4% e aveva toccato un record
In Francia si è votato per il primo turno delle elezioni presidenziali. Dato che nessuno dei candidati ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, si andrà al ballotaggio e la scelta sarà ancora una volta tra il presidente uscente Emmanuel Macron - che risulta in testa - e Marine Le Pen, leader di RN. Nella giornata di oggi, 10 aprile, erano chiamati alle urne 48,7 milioni di persone e i seggi sono rimasti aperti fino alle 19 o alle 20, a seconda della città. Secondo una stima di Ipsos, si è astenuto il 26,2% degli elettori: una percentuale più alta rispetto al 2017, quando l'astensione si fermò al 22,2%, ma più bassa rispetto al 2002 quando era stata pari al 28,4%: un record (ELEZIONI FRANCIA: TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE - I CANDIDATI - GLI ULTIMI SONDAGGI - COME FUNZIONA IL SISTEMA ELETTORALE).
L’affluenza alle 12
A mezzogiorno, la partecipazione al primo turno delle Presidenziali francesi era di 3 punti inferiore a quanto registrato nel 2017 alle ultime elezioni per l'Eliseo: in una giornata di sole, secondo i dati del ministero dell’Interno, a quell'ora aveva votato il 25,48% degli aventi diritto. Nel 2017, alla stessa ora, gli elettori che avevano depositato la scheda nell’urna erano il 28,54%.
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L’affluenza alle 17
Alle 17, secondo i dati del ministero, l’affluenza era stata pari al 65% e inferiore di 4,4 punti percentuali rispetto al 2017, quando alla stessa ora il dato era pari al 69,42%
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Le previsioni sull'astensione
Secondo le previsioni di Elabe e l'Express per Sfr pubblicate da BmfTv, il tasso di astensione in questo primo turno si sarebbe aggirato intorno al 26,5%, stima che sembra essersi rivelata corretta. Nei giorni scorsi, i sondaggisti avevano insistito sul rischio che l'astensione superasse quella del 2002, quando aveva toccato un record negativo, ma questo scenario non si è poi verificato.
