Elezioni presidenziali Francia, dai candidati ai sondaggi: tutto quello che c'è da sapere
MondoIl presidente della Repubblica francese è eletto a suffragio universale diretto a doppio turno. La prima chiamata alle urne sarà domenica 10 aprile, il secondo turno dopo 14 giorni, il 24 aprile. Come cinque anni fa, in testa ci sono l’attuale capo di Stato Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Dagli altri candidati ai sondaggi, ecco come funziona il voto per l’Eliseo
Domenica 10 aprile si svolgeranno le elezioni presidenziali in Francia (LO SPECIALE). A meno di una settimana dal primo turno, si profila una nuova sfida fra Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Una sorta di riedizione di quelle di 5 anni fa, quando al ballottaggio l'attuale presidente prese il doppio dei voti dell'avversaria. Oggi lo scarto fra i due è molto più ridotto e per eleggere il nuovo inquilino dell'Eliseo saranno fondamentali i voti degli indecisi e gli astenuti. Ecco chi sono gli altri candidati e come funzionano le elezioni.
Le date delle elezioni
Per eleggere il presidente della Repubblica, i francesi si recheranno alle urne domenica 10 aprile per il primo turno di votazioni. Dal 1962 questa carica è eletta a suffragio universale diretto a doppio turno. Per essere eletti al primo turno serve la maggioranza assoluta dei voti (50% più uno). Se nessuno la ottiene, vanno al ballottaggio i due candidati che al primo turno hanno ricevuto il maggior numero di consensi. Il secondo turno si tiene solitamente 14 giorni dopo il primo: quest’anno è orevisto per il 24 aprile 2022.
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Chi sono i candidati
Sono 12 i candidati nella corsa all’Eliseo, quattro donne e otto uomini, compreso il presidente uscente Macron. Macron con il suo "La République en marche", che lui stesso ha fondato nel 2016, è seguito dalla leader di destra Marine Le Pen, con il partito "Rassemblement National". C’è poi Eric Zemmour giornalista di "Reconquete!", partito di estrema destra. Seguono la candidata di destra di "Les Républicains", Valérie Pécresse, che ha ricoperto diversi incarichi ministeriali durante la presidenza di Nicolas Sarkozy. A destra è candidato anche il sovranista Nicolas Dupont-Aignan di "Debout la France". Jean-Luc Mélenchon di "France Insoumise" ha 70 anni ed è un ex socialista, adesso candidato con la sinistra radicale. A sinistra ci sono anche l'ecologista Yannick Jadot, Fabien Roussel del "Parti communiste français" e la sindaca di Parigi Anne Hidalgo. Nathalie Arthaud di "Lutte ouvrière", professoressa di economia in un liceo, milita da sempre nel parito di ispirazione trotskista. Philippe Poutou è nel "Nuovo Partito Anticapitalista". Chiude la dozzina, al centro, Jean Lassalle di "Résistons", che raccoglie le aspirazioni del mondo agricolo francese.
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I sondaggi
Un ultimo sondaggio diffuso il 2 aprile scorso dall'istituto Elabe per BFM Tv vede Macron sempre in testa al primo turno con il 28,5% delle intenzioni di voto, in aumento di 0,5 punti. Lo insegue Marine Le Pen, sempre in forte progresso (+1% in una settimana) al 22%. Dopo qualche settimana di passi avanti, si ferma Jean-Luc Mélenchon (La France Insoumise) al 15%, mentre il candidato di estrema destra Eric Zemmour continua a scendere ed è ora al 9,5%. Peggio di lui fa la candidata dei Républicains, Valérie Pécresse, ormai in caduta libera all'8,5%. Scende anche l'ecologista Yannick Jadot (4,5%), risale il comunista Fabien Roussel (3,5%) mentre sembra senza fine il crollo della socialista Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, ormai precipitata all'1,5%.
I poteri del presidente
A differenza dell'Italia, in Francia il presidente della Repubblica detiene il potere esecutivo e anche un potere di indirizzo politico, specialmente in politica estera. È il capo delle forze armate francesi, la più alta carica della magistratura, la più alta autorità della Legione d’onore e, per l’antico retaggio della precedente carica monarchica, è anche co-principe di Andorra insieme al vescovo di Urgell, in Spagna. Dal 2002 la durata della sua carica è stata abbreviata da 7 a 5 anni, per far coincidere il mandato presidenziale con quello dell’Assemblea nazionale, la camera elettiva del parlamento francese, e ridurre i casi di coincidenza tra un presidente di uno schieramento politico e la maggioranza di segno opposto. Il potere più importante esercitato dal presidente è la nomina del primo ministro e la possibilità di sciogliere l’Assemblea.