Lo ha denunciato il presidente russo in un discorso a una cerimonia di premiazione di Stato nell'ambito della cultura, sottolineando gli episodi di "divieto di scrittori e libri russi" in Europa e Usa
In Occidente "sta aumentando la discriminazione verso tutto ciò che è legato alla Russia". Lo ha denunciato il presidente russo Vladimir Putin in un discorso a una cerimonia di premiazione di Stato nell'ambito della cultura, sottolineando gli episodi di "divieto di scrittori e libri russi" in Europa e Usa. "Questo nel nostro Paese non è possibile", ha aggiunto, "non abbiamo posto per l'intolleranza etnica". Lo riporta Ria Novosti (GUERRA IN UCRAINA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE DI SKY TG24).
"Boicottaggio cultura russa come roghi nazisti libri"
Putin ha paragonato il boicottaggio di eventi culturali russi ed esponenti della cultura russa nei Paesi occidentali ai roghi di libri di cui si resero responsabili i nazisti.
"L'ultima volta - ha affermato il capo del Cremlino durante un incontro con esponenti del mondo culturale - sono stati i nazisti in Germania, circa 90 anni fa, a condurre una tale campagna di distruzione della cultura indesiderabile. Ci ricordiamo bene delle immagini dei libri bruciati nelle piazze".