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Kate e William contestati in Giamaica: Corona accusata di aver guadagnato con schiavismo

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©Ansa

La Duchessa e il Duca di Cambridge si trovavano a Kingston come parte del loro tour nei Caraibi. Fuori dall'ambasciata un gruppo di manifestanti ha protestato contro la loro presenza: "Il loro stile di vita è grazie a sangue, alle lacrime e al sudore dei nostri bisnonni". La coppia era già stata contestata in Belize

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Il ricordo dei momenti più bui del colonialismo britannico in Giamaica è ancora nitido. Lo hanno dimostrato alcuni abitanti dell’isola caraibica al Duca e alla Duchessa di Cambridge William d’Inghilterra e Kate Middleton. La coppia di reali è stata accolta da moti di proteste al suo arrivo nella capitale Kingston, dove - martedì 22 marzo - ha fatta tappa durante il suo tour nei Caraibi. Una piccola folla di manifestanti si è riunita di fronte all'Alto Commissariato britannico, sede della rappresentanza diplomatica inglese in Giamaica, dove si stava tenendo un ricevimento di benvenuto. I dimostranti hanno chiesto una presa di posizione della Corona per i crimini commessi durante il suo passato come potenza coloniale. In mano una serie di cartelli con messaggi lontani dall’augurare un benvenuto. Alcuni di questi recitavano “Re, Regine, Principesse e Principi appartengono alle favole, non alla Giamaica!" e “Scusatevi” (TUTTE LE NOTIZIE SUI REALI INGLESI).

“Le lacrime, il sangue e il sudore dei nostri bisnonni”

Tra gli organizzatori della manifestazione di protesta c’era anche Opal Adisa, attivista per i diritti umani in Giamaica. Intervistata dal Guardian, Adisa ha detto che “Kate e William sono in una posizione in cui beneficiano di quanto successo ai nostri antenati, mentre noi non ne beneficiamo. Sono, quindi, complici. Il loro stile di vita lussuoso che hanno avuto e che continuano ad avere è il risultato del sangue, delle lacrime e del sudore dei nostri bisnonni”. L'associazione Advocates Network ha inviato una nota ai consorti reali in cui scrive di non voler celebrare l'anno del Giubileo di Platino della Regina Elisabetta, da 70 anni sul trono inglese. Piuttosto, chiedono ai reali di scusarsi per "i lavori forzati" a cui la Corona ha costretto i giamaicani per decenni e di prendere posizione a riguardo, oltre che di festeggiare - al posto dell'anniversario della Regina - quello dei 60 anni d'indipendenza della Giamaica.

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Le proteste in Belize

Anche in Belize, primo Paese visitato dalla coppia di reali durante questo viaggio, i sentimenti anticoloniali sono ancora forti. Lì, un villaggio si è rifiutato di riceverli per protestare contro la vicenda di un terreno conteso dalla comunità locale e da un'organizzazione ambientalista patrocinata dal Principe, secondo in linea di successione al trono della quasi 96enne regina Elisabetta.

Il tour nei Caraibi

Terza tappa nel viaggio di William e Kate saranno le Bahamas. La missione è stata programmata per recuperare simpatie tra le popolazioni caraibiche e la dinastia dei Windsor e rilanciare i rapporti tra Regno Unito e i Paesi membri del Commonwealth. Tra questi il desiderio di salutare per sempre Londra è sempre più forte, soprattutto dopo che – lo scorso novembre – le Barbados sono diventate ufficialmente Stato indipendente dalla monarchia. 

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