La magistratura russa ha avviato un procedimento penale contro Veronika Belotserkovskaya, nota ai più come Belonika, blogger da 900mila follower su Instagram, per aver diffuso con i suoi post “informazioni consapevolmente false” sul conflitto
E’ tra le fashion blogger più amate di Russia. I suoi follower su Instagram arrivano a 900mila. Ed è lei la prima incriminata dalla legge della censura del suo Paese. (GUERRA IN UCRAINA: LE NOTIZIE IN TEMPO REALE - LO SPECIALE)
Le accuse alla blogger
Secondo le accuse degli investigatori russi, come riporta Il Messaggero, i post pubblicati dalla blogger “contenevano informazioni consapevolmente false sull’uso delle forze armate russe per distruggere città e attaccare la popolazione civile in Ucraina, compresi i bambini, durante un’operazione militare speciale sul territorio”. Ricordiamo che la legge sulla censura è stata introdotta a Mosca lo scorso 4 marzo, una settimana dopo l’invasione in Ucraina.
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La blogger rischia il carcere fino a 15 anni
La blogger è accusata di “diffusione pubblica basata su odio politico o inimicizia con il pretesto di diffondere informazioni consapevolmente false sulle azioni delle forze armate della Federazione Russa”. Ora rischia fino a 15 anni di carcere. Tra i suoi post si possono leggere diversi contenuti in cui parla apertamente di “vergogna” verso il proprio Paese d’origine e dello sdegno provato verso quanti “parlano di luce e di pace mentre siamo tutti all’inferno”.
La reazione della blogger
In un post pubblicato sui suoi canali social, la Belonika ha scritto: "Quindi? Sono la prima? Sono ufficialmente stata definita una persona perbene!". Attualmente Veronika Belotserkovskaya non si trova in Russia e, secondo le norme della giustizia russa, nei suoi confronti potrebbe presto essere emesso contro di lei un mandato di ricerca internazionale. Sono comunque almeno 180 i fascicoli amministrativi o penali che sono stati aperti contro chi “scredita le forze armate russe”. Tra questi casi la giornalista russa che negli scorsi giorni aveva protestato in tv contro la guerra mostrando un cartello su cui c’era scritto: “Non credete alla propaganda, qui vi stanno mentendo. Russi contro la guerra".