A violare lo spazio aereo sarebbero stati cinque caccia J-16 e sette caccia J-10, oltre a un Y-8, impiegato per il trasporto tattico. Si tratta dell'iniziativa più grande fatta nell'ultimo mese dall'Esercito di liberazione popolare
Allerta nei cieli di Taiwan. Taipei ha infatti denunciato l’incursione di 13 caccia militari cinesi nella sua zona di identificazione aerea. Secondo i dati del Ministero della Difesa, a violare lo spazio aereo sono stati cinque caccia J-16 e sette caccia J-10, oltre a un Y-8, impiegato per il trasporto tattico. Si tratta dell'iniziativa più grande fatta nell'ultimo mese dall'Esercito di liberazione popolare. In risposta Taiwan ha spiegato i propri missili per "monitorare le attività" di Pechino.
Rapporti Pechino-Washington
La Cina rivendica la sovranità su Taiwan e non intende rinunciare alla "riunificazione" dell'isola con la Repubblica Popolare Cinese. La questione è uno dei nodi più difficili da sciogliere nei rapporti tra Pechino e Washington, con la Cina che si oppone a ogni forma di contatto ufficiale tra funzionari statunitensi e le autorità di Taipei. L’incursione denunciata dal ministero della Difesa si è svolta nel giorno in cui, a Roma, il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, ha incontrato il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi. È ragionevole pensare che, oltre alla questione guerra in Ucraina, il dossier Taiwan sia stato tra i temi trattati dai due diplomatici considerato che lo scorso ottobre, quando Sullivan e Yang si erano incontrati in Svizzera, il consigliere di Biden aveva espresso preoccupazione per le provocazioni militari cinesi, la violazione dei diritti umani contro le minoranze etniche e gli sforzi per mettere a tacere i sostenitori della democrazia a Hong Kong.