Guerra in Ucraina, Zelensky: “No-fly zone o razzi russi cadranno su Paesi Nato”

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Il presidente ucraino torna a chiedere alla Nato di istituire una no-fly zone sul suo Paese, altrimenti è "solo questione di tempo" prima che un missile russo cada sul territorio dell'Alleanza atlantica”. Poi conferma il suo impegno a continuare a trattare con Mosca 

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a chiedere alla Nato di istituire una no-fly zone sul suo Paese, altrimenti, ha avvertito, "i razzi russi cadranno sul territorio dell'Alleanza". "Se non chiuderete il nostro cielo non è che una questione di tempo prima che i razzi russi cadano sul vostro territorio, sul territorio della Nato", ha affermato Zelensky in un nuovo video (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - I VIDEO DI SKY TG24).

Zelensky: impegno a continuare trattare con Mosca

Zelensky si impegna a continuare le trattative con la Russia e, in un nuovo video, afferma che la delegazione dell'Ucraina per i negoziati ha il "chiaro compito" di fare il possibile per assicurare un incontro con Vladimir Putin. Zelensky da tempo chiede un incontro col suo omologo russo, ma finora la sua richiesta non è stata ascoltata dal Cremlino. 

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Zelensky sente Biden e Macron

Intanto nelle scorse ore c’è stato un colloquio a distanza tra Zelensky, Macron e Biden. Secondo quanto riferito dall'Eliseo, Macron e Biden si sono detti d'accordo sul rafforzamento delle sanzioni contro la Russia, oltre ad aver ribadito l'appoggio all'Ucraina e l'impegno a sforzi congiunti per mettere fine alla guerra. Macron a Zelensky ha invece illustrato nel dettaglio gli ulteriori aiuti dell'Unione Europea all'Ucraina. Il presidente ucraino ha chiesto al suo omologo americano di aumentare la pressione sulla Russia e imporre ulteriori sanzioni a Mosca prendendo di mira non solo le elite del Cremlino e della Duma, ma anche i componenti dei governi regionali.

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La diplomazia al lavoro

Continua a tutto campo il lavoro della diplomazia internazionale nel tentativo di mettere fine alla guerra. Oltre ai colloqui fra Ucraina e Russia, nelle prossime ore è atteso a Roma il vertice Usa-Cina fra il consigliere alla Sicurezza nazionale americano Jack Sullivan e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang. Un incontro che arriva mentre filtrano indiscrezioni sulla richiesta della Russia di assistenza militare, inclusi droni, ed economica alla Cina. Per Sullivan e Yang è il primo incontro dallo scorso ottobre, il primo faccia a faccia quindi da quando è iniziata la guerra. La Cina non ha mai condannato l'attacco di Mosca ma si è astenuta, anziché votare 'no', sulla risoluzione dell'Onu contro la Russia. Solo alcuni giorni fa il presidente cinese Xi Jinping ha però usato per la prima volta il termine 'guerra', tanto sgradito al suo alleato Vladimir Putin.

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