In un'intervista esclusiva, il presidente ucraino dice: "Solo se il mondo si unirà intorno al nostro Paese si potrà fermare tutto questo". E sul divieto di sorvolo: "Se continuano così le cose, sarà inevitabile. Ma nel frattempo perderemo milioni di vite”
“Vogliono farci sentire come animali, perché hanno bloccato le nostre città e perché non vogliono che la nostra gente abbia cibo e acqua. Ieri, ad esempio, a Mariupol sono morti dei bambini. L'idea è di trattare gli ucraini come animali”. E' questo il duro atto d’accusa del presidente ucraino Zelensky a Putin, affidato a un’intervista di Sky News. (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - I VIDEO DEGLI INVIATI - LO SPECIALE)
"No Fly Zone inevitabile se continuano così le cose"
“Solo se il mondo si unirà intorno all'Ucraina si potrà fermare tutto questo – ha aggiunto - E al momento questo processo è ancora molto lento. Ma tutto ciò puoi sentirlo solo quando sei qui, perché la gente dall'Europa o dagli Stati Uniti sono lontani dal cuore di questa tragedia, perché non stanno combattendo qui. E capisco il perché: non voglio che combattano qui, ma questi Paesi possono aiutare, possono unirsi”.
Nell'intervista Zelensky torna sulla No Fly Zone: “Perché non possiamo parlare della chiusura? Mi dispiace se torno ripetutamente su questo tema, ma abbiamo parlato dell'ospedale pediatrico e conoscete tutti il numero di bambini che sono morti. Ecco perché stiamo parlando di chiudere il traffico aereo. Se siete uniti contro il nazismo e contro questo terrore, dovete chiudere, ma non lo chiederò un milione di volte”.
Quanto agli scenari del conflitto, Zelensky dice: "Non abbiamo spinto noi Putin ad attaccare, non abbiamo fatto niente. Ma sappiamo esattamente che ora la situazione è tragica, e in futuro potrebbe essere anche peggio. Se continuano così le cose, la No Fly Zone sarà inevitabile. Ma nel frattempo, perderemo milioni di persone”.