
Ucraina, Corte penale internazionale indaga su crimini di guerra russi: cosa rischia Putin
"C'è una base ragionevole per ritenere che siano stati commessi sia presunti crimini di guerra, sia crimini contro l'umanità”, ha detto uno dei giudici istruttori della Corte riguardo all’indagine sulla Russia. Ma un processo contro Putin sarebbe difficile. Ecco cos’è la Corte penale internazionale e cosa rischia il leader russo

Il pubblico ministero della Corte penale internazionale ha aperto un'indagine sulla situazione in Ucraina per indagare su presunti crimini di guerra commessi dalla Russia. Karim Khan, uno dei giudici istruttori della Corte, ha fatto sapere di aver ricevuto il via libera da 39 Stati, tra cui l'Italia. Ecco cos’è la Corte penale internazionale e cosa rischia Vladimir Putin
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"C'è una base ragionevole per ritenere che siano stati commessi sia presunti crimini di guerra, sia crimini contro l'umanità”, ha spiegato Khan. E ha aggiunto: “Ho informato la presidenza della Corte penale internazionale della mia decisione di aprire immediatamente un'indagine sulla situazione" in Ucraina, “il nostro lavoro di raccolta delle prove è iniziato”
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La Corte penale internazionale, fondata nel 2002, è un tribunale per crimini internazionali con sede all'Aia (Olanda). Non è un organo dell’Onu (e non va confusa con la Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite, sempre con sede all'Aia), ma ha legami con il suo Consiglio di Sicurezza. Ha competenza sui crimini più seri che riguardano la comunità internazionale: genocidi, crimini contro l'umanità, crimini di guerra e d’aggressione. I Paesi aderenti sono 123, altri 32 (tra cui la Russia) hanno firmato il trattato di costituzione ma non l'hanno ratificato
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Le radici di questa Corte affondano nel Processo di Norimberga, che alla fine della II guerra mondiale giudicò i criminali di guerra nazisti responsabili dell’Olocausto. Dopo altri tribunali temporanei (come quello per l'ex-Jugoslavia e per il Ruanda), nacque l’idea di un tribunale internazionale permanente per questo genere di crimini. Tra i casi più noti su cui ha indagato: la guerra in Afghanistan 2001-2021 e crimini commessi a Mali, Repubblica Democratica del Congo, Filippine, Costa d'Avorio, Uganda, Kenya, Sudan Darfur, Libia, Burundi, Venezuela
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Putin, se giudicato colpevole di crimini di guerra, potrebbe essere condannato dalla Corte all’ergastolo. Però secondo Marina Castellaneta, docente di diritto internazionale all'Università di Bari, anche se la Corte riuscisse a raccogliere prove sufficienti a carico di Putin sarebbe "difficilissimo" arrivare a un processo che lo veda come imputato. E non per un problema di competenza della Corte, quanto per il fatto che " i processi davanti alla Corte non si possono svolgere in contumacia"
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Insomma, aggiunge all’Ansa la professoressa Castellaneta, l'iniziativa del procuratore ha più un valore "simbolico" che concreto, anche se "il solo fatto che sia stata attivata un'indagine rispetto a un leader così potente è già un dato significativo, perché gli Stati non vogliono cedere la loro sovranità sulla giustizia penale"
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Secondo la docente, non c'è quindi un problema di giurisdizione della Corte, anche se né la Russia né l'Ucraina hanno ratificato lo Statuto di Roma che l'ha istituita. "L'Ucraina non ha ratificato, ma a seguito dei fatti in Crimea, già dal 2013 aveva dichiarato di accettare la giurisdizione e quell'atto che fa sì che la Corte possa essere competente", ha specificato
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Le difficoltà, spiega, sono altre. "Le indagini sono lunghe e complesse perché va fornita la prova dei crimini di guerra, dei crimini contro l'umanità e dell'eventuale genocidio e dunque vanno raccolte anche testimonianze. Ma il punto vero è che i processi dinanzi alla Corte non si possono svolgere in contumacia: obbligatoriamente gli imputati devono essere presenti nel processo. È un po' come avvenuto nel processo di Norimberga"

Per avere un processo, eventualmente "potrebbe anche essere emesso un mandato di arresto nei confronti di Putin, dei suoi generali, o dei suoi ministri per aver dato gli ordini di commettere determinati crimini. Se c'è un mandato di arresto della Corte penale internazionale il capo dello Stato non gode più dell'immunità, ma comunque qualcuno deve arrestarlo". Chi? “Le autorità di un altro Stato quando eventualmente si sposti all'estero. Era questo il motivo per cui molti imputati della Corte, tipo al-Bashir del Sudan, non si muovevano più dal loro territorio"

Putin potrebbe essere giudicato per il solo fatto di aver invaso l’Ucraina? "No – spiega Castellaneta –. La Corte è competente per i crimini di aggressione ma in quel caso è necessaria la ratifica di un accordo aggiuntivo. Potrebbe essere processato per crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio, ma non per aggressione". "La giustizia penale internazionale è molto importante, ma nei confronti dei leader di Stati potenti, che compiono questi crimini, a meno che non ci siano avvenimenti storici particolari, è difficile l'esercizio della giurisdizione"