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Guerra in Ucraina, Assemblea generale Onu adotta risoluzione che condanna invasione russa

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©Ansa

I voti a favore sono stati 141, quelli contrari 5, gli astenuti 35. I Paesi che hanno detto no, oltre alla Russia, sono la Bielorussia, la Corea del Nord, la Siria e l'Eritrea. La Cina è tra gli astenuti. Il documento non ha valore legalmente vincolante, ma è politicamente molto significativo. Zelensky: “Scelto il lato giusto della storia”. L'esito è stato superiore rispetto a quello sulla mozione di condanna della Russia per l'annessione (incruenta) della Crimea nel 2014

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L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che condanna l'invasione russa dell'Ucraina. I Paesi che hanno votato a favore sono 141, 5 i contrari, 35 gli astenuti. Il documento non ha valore legalmente vincolante, ma è politicamente molto significativo. Per essere adottata, la mozione doveva essere approvata dai due terzi dei Paesi membri. L'esito è stato superiore rispetto a quello di una analoga mozione di condanna della Russia per l'annessione (incruenta) della Crimea nel 2014, che aveva ricevuto 100 sì, 11 no e 58 astensioni (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE - I VIDEO).

I 5 Paesi che hanno votato no

I cinque Paesi che hanno votato contro la risoluzione dell'assemblea generale dell'Onu sull'invasione russa dell'Ucraina sono, oltre alla Russia, la Bielorussia, la Corea del Nord, la Siria e l'Eritrea. Tra i 35 Paesi che si sono astenuti c'è la Cina.

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La risoluzione

L'Assemblea Generale dell'Onu ha votato la risoluzione contro l'aggressione russa dell'Ucraina al termine della sessione speciale di emergenza e dopo una maratona di oltre 110 interventi. La bozza, simile a quella a cui Mosca ha posto il veto la settimana scorsa in Consiglio di Sicurezza, ha subìto negli ultimi giorni numerose modifiche, limando il linguaggio in senso più moderato per ottenere il più ampio consenso possibile. I Paesi che co-sponsorizzavano il documento sono oltre 90, tra cui l'Italia. Washington e gli alleati occidentali puntavano a superare i 100 voti a favore ottenuti in Assemblea Generale nella risoluzione del 2014 contro la Russia dopo l'annessione della Crimea. Nel testo non si "condanna" più l'invasione, come inizialmente previsto, ma si "deplora con la massima fermezza l'aggressione della Russia contro l'Ucraina". Si chiede che Mosca "cessi immediatamente l'uso della forza contro l'Ucraina e si astenga da ogni ulteriore minaccia illegale o uso della forza contro qualsiasi Stato membro", e che "ritiri immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue forze militari dal territorio ucraino entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti". Si chiarisce poi che le Nazioni Unite stanno "condannando" la decisione di Putin di mettere in allerta le sue forze nucleari.

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Zelensky: “Gli Stati che hanno votato a favore hanno scelto il lato giusto della storia”

Dopo l’esito del voto, su Twitter è arrivato il commento del presidente ucraino Zelensky. "Accolgo con favore l'approvazione dell'Onu, con una maggioranza senza precedenti, di una risoluzione con un forte appello alla Federazione Russa a fermare immediatamente l'attacco infido all'Ucraina. Ringrazio tutti e tutti gli Stati che hanno votato a favore. Hanno scelto il lato giusto della storia", ha scritto. E ancora: "In modo devastante per l'aggressore, l'esito del voto dell'Onu mostra in modo convincente che si è formata e sta operando una coalizione globale anti-Putin. Il mondo è con noi. La verità è dietro di noi. La vittoria sarà nostra!".

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Russia: “La nostra è autodifesa”. Le accuse americane

Prima del voto aveva preso la parola l'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia. Aveva chiesto di non votare la risoluzione proposta e ribadito che il suo Paese non voleva che "fermare" il conflitto nel Donbass. "I nostri obiettivi saranno raggiunti", ha promesso. Ha parlato di una operazione militare di "autodifesa" e assicurato che l'esercito russo non colpisce i civili. La Russia sta muovendo "armamenti eccezionalmente letali" in Ucraina, comprese bombe a grappolo e termobariche, aveva invece detto l'ambasciatrice Usa all'Onu Linda Thomas-Greenfield. "La Russia ha tradito le Nazioni Unite", aveva aggiunto nel suo intervento al Palazzo di Vetro prima del voto.

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