
Putin e la "strategia di Nixon", dubbi di analisti e politici: pazzo o agisce per calcolo?
In molti si interrogano sullo stato mentale del presidente russo: è fuori controllo oppure sta adottando una precisa strategia? C’è chi propende per questa seconda ipotesi: ecco cos’è, da dove deriva e i precedenti storici della “teoria del pazzo” resa famosa da Richard Nixon

Vladimir Putin è impazzito? Oppure il suo comportamento apparentemente irrazionale è frutto di un preciso calcolo politico? La domanda sta emergendo tra gli analisti e le cancellerie di tutto il mondo, alla ricerca di informazioni sullo stato mentale del presidente russo e di possibili spiegazioni alla guerra scatenata in Ucraina
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Michael McFaul, ambasciatore americano in Russia durante la presidenza Obama con una lunga storia di rapporti con il leader del Cremlino, ha dichiarato alla Nbc: “L’ho ascoltato, è sempre più folle nel modo in cui parla” dell’Ucraina e del suo presidente, Volodymyr Zelensky
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Un’opinione che non è isolata. James Clapper, ex direttore dell’intelligence statunitense, ha detto alla Cnn: “Penso che sia fuori controllo, sono preoccupato per il suo acume e il suo equilibrio”. Parole condivise da Condoleezza Rice, segretaria di Stato durante la seconda presidenza Bush, secondo cui Putin si starebbe comportando in modo “imprevedibile”
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A far sospettare delle reali condizioni di salute mentale del presidente russo non è solo l’invasione militare e la messa in stato d’allerta delle difese nucleari, ma anche le dichiarazioni sui leader ucraini descritti come “drogati” e “nazisti” - nonostante Zelensky sia ebreo - e sull’inesistenza storica della stessa Ucraina, la cui capitale Kiev è stata fondata molto prima di Mosca, come ricordato da un piccato tweet dell’ambasciata americana
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Secondo il Guardian, le preoccupazioni sullo stato mentale di Putin sarebbero amplificate dalle sue precauzioni per la pandemia di Covid-19, con la tendenza a isolarsi circondato solamente da persone obbedienti e impaurite. Il leader russo sembrerebbe “sconnesso dal mondo contemporaneo, preferendo immergersi nella storia e nella ricerca della grandezza personale”

Come nota inoltre il Los Angeles Times, un simile comportamento sarebbe in netto contrasto con l’immagine di un leader che in oltre 20 anni di governo ha rappresentato se stesso al mondo come un freddo e razionale calcolatore, disposto alla violenza ma razionale nell’inseguire i suoi obiettivi geopolitici

A destare scalpore sarebbero state anche alcune recenti immagini di Putin, in cui l’espressione e i movimenti del corpo del leader russo apparirebbero differenti rispetto al passato. “Si sta comportando in un modo molto difficile da prevedere", ha detto prima dell'invasione il presidente della Finlandia Sauli Niinisto alla Cnn, secondo quanto riportato dal Los Angeles Times: “Potrebbe però anche essere intenzionale, comportarsi in modo simile per confondere i suoi avversari”

A sottolineare questa possibilità - come riporta il Messaggero - è anche Michael Horowitz, analista della sicurezza presso il Beck Institute: “Non sarebbe la prima volta che nelle relazioni internazionali qualcuno cerchi di apparire intenzionalmente irrazionale, in modo da costringere l'avversario alla cautela”

Se fosse questo il caso, Vladimir Putin starebbe utilizzando una discussa strategia diventata nota come “madman theory”, la teoria del pazzo o del folle, che ha già avuto applicazioni anche in Occidente. L’idea è piuttosto semplice: far credere a tutti di essere sufficientemente fuori controllo da prendere decisioni irrazionali e disastrose, così da frenarli nell’affrontarti direttamente. Il possesso di armi nucleari, ovviamente, rende il “gioco” più efficace ma anche pericoloso

Come riporta The Atlantic il più noto politico ad aver percorso una simile strada è Richard Nixon, il presidente degli Stati Uniti costretto a dimettersi per lo scandalo Watergate. Insieme a Henry Kissinger, Nixon si sarebbe comportato in modo apparentemente folle e imprevedibile per costringere i nord vietnamiti ad abbandonare il conflitto militare

La guerra in Vietnam, come noto, si è poi conclusa in modo disastroso per gli Stati Uniti. La cosiddetta “teoria del pazzo” però non fu farina del sacco di Nixon: una citazione di un simile comportamento - come riporta PolitcalDictionary - si trova anche nei Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio, opera di Niccolò Machiavelli, secondo cui può essere “una cosa molto saggia simulare la follia”

Negli scorsi anni la stampa internazionale, dalla Cnn a Forbes, si è interrogata se che anche il predecessore di Joe Biden alla Casa Bianca, Donald Trump, si fosse in parte attenuto a questa “teoria”: usare comportamenti apparentemente irrazionali e irrispettosi di codici e tradizioni per confondere e disorientare gli avversari

Putin sta recitando un simile copione? In un articolo sul Financial Times precedente all’invasione dell’Ucraina si legge che “il confine tra comportarsi come un folle ed essere un folle è molto sottile”. E governi e analisti di mezzo mondo stanno cercando di rispondere a questa domanda