
Guerra in Ucraina, dalla Bielorussia a Cuba: ecco chi sono gli alleati di Putin
L'invasione russa ha diviso il mondo. La maggior parte dei Paesi si è schierata contro il conflitto scatenato da Putin, ma alcuni Stati hanno appoggiato il leader del Cremlino. Diverse le posizioni neutrali o incerte. Ecco la mappa di chi è rimasto vicino alla Russia

L'invasione russa dell'Ucraina ha di nuovo diviso il mondo in due blocchi. Se la maggior parte dei Paesi si è schierata contro la guerra scatenata da Putin, alcuni Stati hanno appoggiato il leader del Cremlino in misura più o meno aperta. Ecco chi è rimasto vicino alla Russia
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BIELORUSSIA - Putin può contare sull'appoggio totale della Bielorussia, una sorta di Stato satellite, che sta fornendo supporto logistico. Dopo le esercitazioni militari congiunte, i soldati russi hanno usato il territorio di Lukashenko per passare il confine da Nord e spostarsi rapidamente verso Kiev. Gli analisti pensano che il Paese possa anche essere una piattaforma per l'arsenale atomico russo, qualora fosse necessario
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VENEZUELA - Maduro ha commentato: "Cosa pretende il mondo? Che Putin resti a braccia conserte?". Il Venezuela non ha mai fatto mancare il suo appoggio a Mosca, nonostante i suoi numerosi problemi interni. L'aiuto concreto però, data la distanza geografica, è molto limitato
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CUBA - Anche Cuba è storicamente un partner della Russia. L'isola, insieme a Venezuela e Nicaragua, ha incolpato gli Usa di aver provocato la crisi, ma più per un sentimento anti-statunitense. Come nel caso di Caracas, anche Cuba è troppo distante per influire realmente in questo conflitto
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CINA - La posizione della Cina è una di quelle che possono spostare gli equilibri. Pechino è storicamente vicina alla Russia, soprattutto in chiave anti-Usa. I due Paesi sono anche legati da un "Trattato di buon vicinato e della cooperazione amichevole". La Cina però dal momento dell’attacco russo ha invitato alla moderazione, pur rifiutandosi ufficialmente di parlare di "invasione"
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Putin e Xi Jinping si sono anche incontrati da poco per le Olimpiadi invernali, e la Cina potrebbe aiutare Mosca nella partita delle sanzioni. Sembra però che il gigante asiatico stia prendendo le distanze dalla Russia. Prima si è astenuta in Consiglio di sicurezza all'Onu nel voto sulla risoluzione di condanna dell’attacco. Poi il ministro degli Esteri Wang Yi ha detto che la Cina "deplora lo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia ed è estremamente preoccupata per i danni ai civili"
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IRAN - L'Iran ha molti rapporti con la Russia e di recente il presidente Raisi, ha chiesto una cooperazione "permanente e strategica" con il Cremlino allo scopo di contrastare l’influenza degli Stati Uniti. Ma non ha commentato l’invasione dell’Ucraina. Il suo ministro degli Esteri ha twittato attribuendo la causa della crisi alle "provocazioni della Nato"
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SIRIA - La Siria è sicuramente una alleata russa, dato lo stretto rapporto di Putin e Assad e visti gli aiuti di Mosca in tutti questi anni di guerra siriana. A Tartus c’è anche l’unico porto militare del Mediterraneo cui la Russia ha libero accesso
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I PAESI EX SOVIETICI - La Russia ha rapporti di mutua difesa con diversi Paesi del CSTO (Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva). Ne fanno parte Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan. L’attacco russo ha senz’altro intimidito gli Stati satellite dell’ex Unione sovietica che temono una sorte simile. Va quindi capito quale potrà essere la posizione di questi Paesi
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I PAESI EUROPEI - I Paesi europei che facevano parte del blocco sovietico hanno invece per il momento preso le distanze dal Cremlino. È il caso dell’Ungheria di Orban (nella foto) e della Repubblica Ceca di Zeman, memori delle invasioni sovietiche del Novecento. Il presidente bulgaro Radev ha definito "assolutamente inammissibile" l’attentato alla sovranità di un Paese

TURCHIA - Molto difficile inquadrare la posizione turca. Erdogan si è proposto come mediatore per risolvere la crisi prima dell’attacco. Ma la Turchia è anche membro della Nato e quindi i due Paesi sono su due fronti militari tecnicamente opposti

BOLSONARO E TRUMP - Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro non ha preso posizione twittando solo un messaggio di solidarietà ai "brasiliani che vivono in Ucraina". Negli Usa, invece, l’ex presidente Trump ha definito Putin un “genio” spiegando che se ci fosse stato ancora lui alla Casa Bianca l'invasione dell’Ucraina non sarebbe avvenuta