Ucraina, Putin: "C'è minaccia nucleare". Biden: "Russia potrebbe attaccare anche Kiev"

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Il presidente russo in conferenza al Cremlino: "Ucraina ha grandi competenze nucleari grazie al suo passato sovietico". Sugli accordi di Minsk: "Erano morti da tempo". Poi aggiunge: Mosca aiuterà militarmente le repubbliche separatiste del Donbass in caso di necessità. Il presidente Usa: "Putin sta tentando di rubare territori con la forza. Mosca viola i diritti internazionali". E annuncia una prima tranche di sanzioni "difensive, non vogliamo attaccare la Russia"

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Mosca punta alla smilitarizzazione dell’Ucraina ed è la “possibilità che l'Ucraina abbia armi tattiche nucleari” a rappresentare una “minaccia strategica” per la Russia. A dirlo è il presidente russo Vladimir Putin, un giorno dopo l’annuncio del riconoscimento formale delle repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk. Da Oltreoceano risponde il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ribadisce di non voler "attaccare la Russia" ma annuncia sanzioni contro Mosca "ben oltre" quelle per l'annessione della Crimea nel 2014 e accusa: le azioni russe in Ucraina sono "l'inizio di un'invasione". Poi aggiunge: "Lavoriamo con la Germania per essere sicuri che il Nord Stream 2 non parta, lo ripeto, non venga avviato" (LO SPECIALE DI SKY TG24 - GLI AGGIORNAMENTI LIVE - COSA SUCCEDE ADESSO NEL DONBASS).

Biden: "Le sanzioni sono difensive"

Biden ha annunciato "una prima tranche" di sanzioni contro due istituzioni finanziarie russe, il debito sovrano, e da domani contro le elite e le loro famiglie per le mosse di Mosca in Ucraina: "Le sanzioni contro la Russia sono difensive, non abbiamo alcuna intenzione di combattere contro la Russia". In questo modo "escludiamo il governo della Russia dalla finanza occidentale" ha sottolinetato il presidente degli Stati Uniti.

Biden: "La Russia potrebbe attaccare anche Kiev"

"Continueremo a fornire armi difensive all'Ucraina", ha detto ancora Biden sottolineando che la Russia potrebbe decidere di lanciare attacchi contro varie città ucraine, "compresa la capitale Kiev". Tuttavia, ha aggiunto, gli Usa e i suoi alleati restano aperti alla diplomazia per cercare una soluzione con la Russia, "purché sia una diplomazia seria".  Poi parlando di Donetsk e Lugansk ha attaccato: "Cosa dà il diritto a Putin di dichiarare la nascita di cosiddetti nuovi Paesi su un territorio che appartiene ai suoi vicini?". E ha detto di aver autorizzato "un dispiegamento aggiuntivo" di truppe Usa nei paesi Baltici membri della Nato.

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Putin: "Accordi di Minsk erano già morti"

Putin, in conferenza stampa qualche ora prima, ha detto poi che la Russia fornirà assistenza militare ai ribelli delle due regioni ucraine, specificando però che questo non significa che a breve si vedranno forze russe nelle due repubbliche e che tutto “dipenderà dalla situazione sul terreno". I rapporti tra Russia, Ucraina e i territori ribelli del Donbass erano disciplinati dagli Accordi di Minsk del 2015, trattato con cui le parti avevano posto fine al conflitto nella regione che era seguito all’annessione della Crimea alla Russia nel 2015. Oggi, Putin ha detto che gli accordi di Minsk non solo “non esistono più", ma erano morti "molto prima" che le repubbliche del Donbass fossero riconosciute come indipendenti.

Putin e la minaccia nucleare

L’Ucraina, ha detto Putin, nel suo passato sovietico ha avuto “competenze nucleari molto vaste, in termini di reattori, tecnologia, conoscenze, specialisti”. Per questo, Kiev non dovrebbe avere problemi a “dotarsi di armi nucleari, rispetto ai Paesi che devono iniziare da zero”. Putin ha poi detto che, anche se l’Ucraina non sarebbe al momento in grado di arricchire l’uranio, potrebbe risolvere il problema in futuro, perché “è solo una questione di hardware”. Quanto ai sistemi di lancio di ipotetiche armi nucleari, il presidente russo ha detto che l’Ucraina dispone di “vecchi missili sovietici che possono colpire obiettivi a centinaia di chilometri di distanza” e che “una volta che hai una capacità di lancio di cento chilometri, poi ce l'hai di duecento, poi di trecento”. Per questo Mosca sarebbe a portata di un missile nucleare, secondo Putin.

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