
Ucraina, le immagini di SkyTG24 dal campo di addestramento dei volontari. FOTO
Privati cittadini di Kiev si addestrano alla guerra tra i ruderi industriali vicino alla capitale, percorrendo chilometri di boschi gelati e inospitali: “Qualcuno vuole attaccare casa nostra e noi la vogliamo proteggere. La minaccia è reale, perché la Russia ci ha già attaccato nel 2014 e ci ha già mostrato che possono occupare i territori. Nel 2014 l’esercito non era pronto, adesso la situazione è diversa”
Foto e testo dell'inviato Jacopo Arbarello

C’è modo e modo di passare un sabato mattina. Questi privati cittadini di Kiev scelgono di venire ad addestrarsi alla guerra tra i ruderi industriali nei boschi vicino la capitale, e lo fanno tutte le settimane nonostante le temperature proibitive
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Per arrivare a questo campo si devono attraversare chilometri di boschi gelati e inospitali
Ucraina, Sky TG24 nel campo di addestramento dei volontari: il reportage
"Siamo riservisti e nuove reclute, 100-150 in questo gruppo, c’è gente che fa tutte le professioni: autisti, grafici, giornalisti, politici, dottori, sportivi", racconta uno di loro
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Hanno quindi tutti un lavoro, una famiglia e affetti da proteggere contro l’eventuale invasore russo. Per questo vengono qui il sabato, per prepararsi al peggio
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"Qualcuno vuole attaccare casa nostra e noi la vogliamo proteggere", spiegano
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Ad organizzare campi di addestramento come questo, e sono diffusi in tutto il Paese, è una Ong locale, e lo fa sulla base di una legge, voluta dal presidente Zelensky e appena varata dal parlamento, che ha l’intento esplicito di aumentare rapidamente le forze dell’esercito e la capacità difensiva del Paese

"Questa è per fare esercitazioni tattiche - spiega uno dei presenti mostrando un'arma - sto per ricevere il permesso del ministro dell’interno per comprare il mio fucile"

"La minaccia è reale, perché La Russia ci ha già attaccato nel 2014 e ci ha già mostrato che possono occupare i territori - dice un altro - Nel 2014 l’esercito non era pronto, adesso la situazione è diversa, sappiamo che sono più forti e non resisteremo a lungo ma speriamo che la comunità internazionale ci aiuti"

La risposta la da questa gente: chi dismette per un giorno a settimana gli abiti civili, e che magari deve anche rimettersi un po’ in forma, tornare in allenamento, pensa alla difesa del proprio Paese, delle proprie case, e vede evidentemente la guerra come una possibilità concreta, anche se magari non probabile