Kazakistan, le forze guidate dalla Russia iniziano ritiro

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Le autorità rendono noto di aver arrestato 1925 persone, sequestrato almeno 38 armi da fuoco con oltre un migliaio di munizioni. Il presidente Kassym-Jomart Tokayev è arrivato nella città di Almaty, la più coinvolta dai disordini, per istruire le autorità locali a rinnovare e "migliorare" il maggiore centro abitato del Paese

Le truppe dell'Organizzazione del Trattato della Sicurezza Collettiva (Csto), alleanza militare che comprende la Russia e cinque repubbliche ex sovietiche, hanno iniziato il ritiro dal Kazakistan, dove erano state chiamate dal presidente Kassym-Jomart Tokayev per sedare i violenti disordini innescati dal brusco rincaro del carburante.

Missione compiuta

"Le unità delle forze di pace collettive dell'Organizzazione hanno compiuto la loro missione nella Repubblica del Kazakistan e stanno iniziando a preparare le loro attrezzature e i loro beni perché vengano caricati sugli aeroplani delle Forze Aerospaziali Russe", si legge nel comunicato del ministero della Difesa russo, "il ritorno delle forze di pace nei loro Paesi verrà organizzato in collaborazione con i kazaki". Il livello d’allerta nazionale rimane alto nella città di Almatay, nella sua provincia e nella provincia di Zhambly. "Attualmente la situazione si è stabilizzata in 14 regioni del Kazakistan, per questa ragione, il quartier generale operativo per la lotta al terrorismo notifica che l'operazione si è conclusa", ha dichiarato il comitato di sicurezza nazionale, precisando che invece nelle tre regioni indicate "il livello di minaccia rimane rosso". 

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Operazioni antiterrorismo

Proprio nella città di Almaty, la più coinvolta dai disordini esplosi nei giorni scorsi in seguito al rincaro del carburante, è arrivato il presidente kazako, Kassym-Jomart Tokayev, per istruire le autorità locali ad approfittare delle devastazioni per rinnovare e "migliorare" il maggiore centro abitato del Paese. Ad Almaty sono ancora in corso le "operazioni antiterrorismo" contro i dimostranti, dichiarate oggi concluse in tutto il resto del Kazakistan, a eccezione delle regioni di Almaty e Zhambyl. Le autorità rendono noto di aver arrestato 1925 "terroristi e persone coinvolte nelle attività illecite durante i disordini", sequestrato almeno 38 armi da fuoco con oltre un migliaio di munizioni.

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