Colombia, il narcotrafficante Otoniel sarà estradato negli Usa

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L’annuncio è stato dato dalle autorità di Bogotà. Otoniel, a capo della maggiore gang criminale del paese e da anni sulla lista dei criminali più ricercati dalla Dea americana, si trova in una base militare della capitale in attesa della sua estradizione

Dairo Antonio Usuga, conosciuto come 'Otoniel', il narcotrafficante più ricercato della Colombia, verrà estradato negli Stati Uniti dopo essere stato catturato sabato in un raid congiunto di polizia, esercito ed aeronautica. L’annuncio è stato dato dalle autorità di Bogotà. Usuga, a capo della maggiore gang criminale del paese e da anni sulla lista dei criminali più ricercati dalla Dea americana, si trova in una base militare della capitale in attesa della sua estradizione. La sua cattura è stata salutata dal presidente Iván Duque in un videomessaggio televisivo in cui ha parlato "del maggiore colpo del secolo contro il traffico di droga nel nostro paese", "paragonabile solo alla caduta di Pablo Escobar negli anni '90". Gli Stati Uniti avevano offerto una ricompensa di cinque milioni di dollari per la sua cattura. 

L'estradizione in Usa

In una intervista al quotidiano El Tiempo di Bogotà, il ministro della Difesa, Diego Molano ha affermato che "esiste nei confronti del boss un ordine di estradizione che risponde ad una richiesta della giustizia statunitense". E a questo ordine, ha assicurato, "sarà data priorità da parte del ministero della Giustizia". Intanto Blu Radio ha confermato che in uno scontro a fuoco avvenuto ore prima di raggiungere il trafficante è stato ucciso, vicino alla collina Yoky di Necocli, l'ispettore di polizia Edwin Guillermo Blanco Baez.

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Il blitz del commando

Una caccia all'uomo durata oltre sei anni, terminata con la cattura di Otoniel, primula rossa del narcotraffico mondiale, a Necocli, nel dipartimento di Antioquia. Un commando di 500 uomini di polizia ed esercito, appoggiato dall'aviazione e da un monitoraggio satellitare, ha scovato il super boss in una baracca di legno nella selva della regione di Uraba, dove godeva di appoggi e protezione da parte della popolazione locale. Fonti della sicurezza raccontano di un blitz fulmineo, con il sostegno di specialisti di Stati Unti e Gran Bretagna, che non ha incontrato resistenza e durante il quale apparentemente non è stato necessario sparare nemmeno un colpo.

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