
Da Miss France a Miss Mondo: tutte le polemiche per i concorsi di bellezza femminili
L’associazione femminista “Osez le feminisme!” ogni anno mette in luce i requisiti della manifestazione francese che sono considerati sessisti e offensivi per la figura della donna. Una simile critica era scoppiata nel 2019 nel nostro Paese per Miss Italia. Ma le sollevazioni contro questo tipo di gare sono sempre più frequenti

L’ultima critica riguarda Miss France, la trasmissione che ogni anno va in onda sul canale nazionale per eleggere la donna più bella di Francia. Ma i concorsi di bellezza ormai da anni sollevano polemiche a causa dell’immagine mercificata della donna che trasmettono
GUARDA IL VIDEO: Miss Universo 2021, vince la messicana Andrea Meza
Nell’ultimo caso in Francia, è stata l’associazione femminista “Osez le feminisme!” a presentare una denuncia al tribunale di Bobigny per conto di tre candidate respinte dalla giuria perché non rientravano nei criteri stabiliti
Da Lucia Bosè a Miriam Leone: le Miss Italia più famose di sempre. FOTO
“Ogni anno protestiamo contro questo concorso che diffonde valori sessisti, ma non cambia niente. Abbiamo quindi deciso di usare il diritto per fare avanzare la causa delle donne”, ha dichiarato una delle attiviste
Miss Italia 2020, a vincere è la 19enne di Frascati Martina Sambucini. LE FOTO
Il primo obiettivo è far riconoscere il valore lavorativo del concorso. Per partecipare le ragazze devono sostenere quasi due mesi di prove tra balletti e sfilate, non rimborsate né tutelate da un contratto. Per questo le tre partecipanti chiedono un rimborso simbolico di un euro
Miss Mondo Italia, insulti omofobi contro la finalista Erika Mattina
Ma il problema, messo da anni in luce da “Osez le feminisme!”, sono i valori della trasmissione che inneggiano a una visione della donna-oggetto patriarcale e superata: per partecipare bisogna essere alte almeno 1 metro e 70, non fumare né bere alcol in pubblico, avere un comportamento “elegante”, non avere tatuaggi più grandi di 3 centimetri, non parlare di politica

Polemiche dello stesso tono da parte di politiche e attiviste si erano scatenate anche nel nostro Paese nel 2019, quando Miss Italia tornò a venire trasmesso sul primo canale della televisione pubblica per gli 80 anni del concorso di Salsomaggiore

“Miss Italia promuove una sottorappresentazione della donna, considerata solo come oggetto, alimentando rancore e violenza in una società nella quale i numeri dei femminicidi, delle molestie e dei casi di stalking sono in continua crescita”, avevano denunciato le giornaliste dei sindacati femministi

Al contrario, si erano schierate a favore di Miss Italia alcune ex concorrenti che hanno difeso la cultura dell’estetica e dell’immagine. “Devo molto al concorso, poi nella vita ho cercato di affermare il mio talento e il mio modo di essere per altro”, aveva dichiarato l’ex miss Roberta Capua

Ma di recente le polemiche riguardo ai concorsi di bellezza sono scoppiate anche perché le concorrenti non erano ritenute “conformi ai canoni” dagli spettatori. È il caso di Erika Mattina, tra le 25 finaliste di Miss Mondo 2021, che è stata ricoperta di insulti sui social perché lesbica

Un caso simile era accaduto in Finlandia nel 2017, quando a vincere Miss Helsinki fu Sephora Ikalaba, giovane di origini nigeriane. Gli spettatori si lamentarono perché la ragazza non rappresentava un “classico esempio di bellezza nordica” e Ikalaba fu aggredita da migliaia di insulti razzisti sui social