
Turismo e Covid, i Paesi che hanno riaperto le frontiere all’Italia e con quali regole
Dall'8 novembre gli Stati Uniti riaprono i confini ai turisti "completamente vaccinati", senza necessità di effettuare una quarantena all'arrivo. Attivi fino al 31 gennaio 2022 i corridoi turistici Covid-free tra Italia e Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana e le zone di Marsa Alam e Sharm El Sheikh in Egitto

La pandemia da Covid-19 rallenta, molti Stati riaprono le frontiere e si torna a viaggiare. Non è ancora del tutto un via libera, con regole diverse stabilite da ogni Paese per l’ingresso nei propri confini. Dagli Stati Uniti alla Spagna e ai Paesi dei corridoi Covid free, ecco dove si può viaggiare e con quali limitazioni
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STATI UNITI – Manca meno di un mese e gli Stati Uniti riapriranno ai viaggi turistici. La data fissata è quella dell’8 novembre, dopo i 18 mesi di divieto imposti dal ‘travel ban’ dell’ex presidente Donald Trump a inizio pandemia
Covid, Usa riaprono ai viaggiatori completamente vaccinati l'8 novembre
Non sarà richiesta alcuna quarantena all’arrivo. Per poter entrare liberamente negli Stati Uniti è richiesto un certificato di vaccinazione completa – con i farmaci Pfizer, Moderna, Johnson&Johnson (riconosciuti dalla Fda, Food and drugs administration), AstraZeneca, Sinovac e Sinopharm (non riconosciuti)
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La fine del divieto riguarda 33 Paesi, tra cui Italia, Regno Unito e Cina. Per viaggiare, servirà anche sottoporsi a un tampone anti Covid entro 72 ore dalla partenza. Per tornare in Italia, bisognerà compilare il Passenger Locator Form ed effettuare un nuovo test nei tre giorni precedenti il rientro
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REGNO UNITO – Anche l’Isola d’Oltremanica ha riaperto i confini. Per entrare nel Regno Unito, dal 1°ottobre è necessario un passaporto, mentre per quanto riguarda le regole Covid, non è più richiesto di osservare un periodo di quarantena. Obbligatorio però sottoporsi a test entro 48 ore dall’ingresso e la compilazione del Passenger Locator Form
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I VIAGGI IN EUROPA – La condizione generale per i viaggi nei Paesi membri dell’Unione Europea e in quelli dell’Area Schengen è essere in possesso di un Green pass, che si ottiene dopo essere guariti dal Covid-19, oppure con l’esito di un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti o avendo completato il ciclo vaccinale. Tuttavia, anche all’interno dei confini europei, ogni Paese può stabilire regole precise anche diverse da quelle fissate a livello comunitario. Prima di viaggiare, è utile consultare il sito viaggiaresicuri.it della Farnesina
La pagina di Viaggiare Sicuri
LE LISTE DI PAESI IN CUI SI PUÒ VIAGGIARE – L’Italia ha predisposto cinque liste (A, B, C, D e E) che prevedono regole differenti per i viaggi in entrata e in uscita dall’Italia. Almeno fino al 25 ottobre, salvo proroghe, è sempre possibile viaggiare anche per turismo nei Paesi delle liste C e D. Nella prima sono ricompresi tutti gli Stati dell’Unione Europea, dello spazio Schengen e Israele

I Paesi della lista D sono: Albania, Arabia Saudita, Armenia, Australia, Azerbaigian, Bosnia ed Erzegovina, Brunei, Canada, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Giordania, Libano, Kosovo, Moldavia, Montenegro, Nuova Zelanda, Qatar, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale, basi britanniche nell’isola di Cipro), Repubblica di Corea, Repubblica di Macedonia del Nord, Serbia, Singapore, Stati Uniti d’America, Ucraina, Taiwan, Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao

SPAGNA - All’interno di queste liste, sono previste regole diverse da ogni singolo Paese. La Spagna, ad esempio, aggiorna ogni sette giorni una lista di Stati o anche di singole Regioni considerate a rischio. Chi entra in Spagna deve comunque presentare un formulario scaricabile sul sito Spain Travel Health

FRANCIA – Parigi divide i Paesi in tre fasce di rischio: verdi, arancione e rosse. L’Italia è inserita tra gli Stati in verde, ai cui cittadini per l’ingresso senza limitazioni all'arrivo viene richiesto un certificato di vaccinazione, valido dopo una settimana dalla seconda dose di Pfizer, Moderna e AstraZeneca e dopo quattro settimane dall’unica dose di Johnson&Johnson. Altrimenti, basta che sia passata una settimana dalla prima dose per chi aveva già contratto il Covid in precedenza

I turisti non vaccinati, a esclusione dei minori di 12 anni, devono presentare un certificato di “avvenuta guarigione da Covid-19 da almeno 12 giorni e da non più di 6 mesi oppure l’esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato meno di 72 ore prima della partenza"

GERMANIA – Nessuna regola per zone di rischio in Germania. Chiunque entri nel Paese, deve presentare una certificazione che attesti la vaccinazione o la guarigione dal Covid, oppure l’esito negativo di un tampone (entro 48 ore prima se rapido e 72 se molecolare), esclusi i minori di 12 anni. Basta una sola dose di vaccino se si è già contratto il Covid in precedenza

CANADA – Lo scorso 7 settembre anche il Canada ha aperto i confini ai turisti che abbiano già completato il ciclo vaccinale. Oltre a questo, serve anche il risultato negativo di un test molecolare effettuato entro i tre giorni antecedenti al viaggio

CORRIDOI COVID-FREE – Il 28 settembre il ministro della Salute Roberto Speranza ha autorizzato, fino al 31 gennaio 2022, i corridoi Covid-free. Per viaggiare verso i Paesi che rientrano nella lista (Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana e le zone di Marsa Alam e Sharm El Sheikh in Egitto), è richiesto il Green pass e l’esito negativo di un tampone, molecolare o antigenico, effettuato nelle 48 ore prima del volo. Le regole sono valide per i viaggi organizzati da operatori turistici e sono fatte salve indicazioni specifiche in ogni Stato