
Chi è Olaf Scholz, il nono cancelliere della Germania che è subentrato ad Angela Merkel
Il leader dei socialdemocratici è stato eletto dal Bundestag di Berlino l'8 dicembre 2021. È stato vicecancelliere e ministro delle Finanze del quarto e ultimo governo di Angela Merkel, per cui fu già ministro del Lavoro tra il 2007 e il 2009. Nato nel 1958, inizia la carriera politica appena 17enne, tra i giovanissimi dell'Spd. Dal 2011 al 2018 è stato sindaco di Amburgo (Approfondimento a cura di Giacomo Cadeddu)

Olaf Scholz è il nono cancelliere della Repubblica Federale Tedesca. Il leader dei socialdemocratici è stato eletto, con 395 voti, dal Bundestag l'8 dicembre 2021, chiudendo così i 16 anni di Angela Merkel alla guida del Paese. Ecco la sua storia

Scholz è nato nel 1958 a Osnabrück, in Bassa Sassonia, una delle due città tedesche dove fu firmata la Pace di Vestfalia. Si trasferisce presto ad Amburgo, dove si laurea in legge nel 1984 e diventa avvocato specializzato in diritto del lavoro
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Si approccia alla politica da giovanissimo. A 17 anni, nel 1975, entra negli Jusos, l’organizzazione giovanile della Spd, di cui è vicepresidente dal 1982 al 1988. Tra il 1987 e il 1989 ricopre lo stesso ruolo per la Jusy, federazione delle organizzazioni dei giovani dei vari partiti di corrente socialista
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Oggi equilibrato, freddo e moderato -caratteristiche che gli sono valse l’appellativo di “Scholzomat”, per l’incedere lento e calcolato della sua parlata- da giovane si fece strada tra i socialdemocratici per posizioni più radicali: lanciava appelli per il superamento del sistema capitalistico e definiva “imperialista” la politica della Nato
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Negli anni tra i giovani dell’Spd incontra Britta Ernst, anche lei dirigente dei socialdemocratici, che sposa nel 1998. I due non hanno figli e vivono a Potsdam, lontano dai riflettori
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Nel 1998 entra per la prima volta in Parlamento, eletto ad Amburgo come deputato del distretto di Altona. Mantiene la carica fino al 2001, quando diventa ministro dell'Interno dello stato di Amburgo. Dal 2002 al 2004 è Segretario generale dell’Spd, carica che lascia in seguito alle dimissioni di Gerard Schröder. Negli anni abbandona le posizioni radicali del periodo giovanile e abbraccia l’ala centrista del partito. Entra così nel primo governo Merkel, per cui è ministro per il Lavoro e gli Affari sociali tra il 2007 e il 2009

Lungo e duraturo il suo impegno nella città di Amburgo, dove torna da sindaco dal 2011 al 2018, facendo suoi cavalli di battaglia temi simili a quelli riproposti nel 2021 durante la campagna elettorale per le legislative federali: potenziamento degli alloggi sociali, investimenti sui trasporti pubblici, meno tasse per scuole e asili, più welfare pubblico

Terminata la sua esperienza di sindaco, dal 2018 è ministro delle Finanze del quarto governo di Angela Merkel. Nello stesso anno, dopo le dimissioni di Martin Schulz, diventa commissario per la Spd. Perde la carica con le elezioni di Andrea Nahles a prima segreteria nazionale, ma l’esperienza gli permette di candidarsi alla guida del partito, dove viene però sconfitto nel 2019 a favore del duo Water-Borjans ed Esken

Ad agosto 2020, viene scelto come candidato cancelliere alle elezioni 2021 per i socialdemocratici

La scelta di proporlo come cancelliere è nata anche dalla popolarità acquistata da Scholz durante la pandemia da coronavirus, in quanto ministro delle Finanze. Ad aumentare l'indice di gradimento tra la cittadinanza sono state le politiche per affrontare la crisi economica, tra cui la scelta di elargire aiuti economici per i cittadini più in difficoltà e il ruolo determinante nell'approvazione del Recovery Fund europeo

Durante la sua carriera, Scholz è stato più volte coinvolto in scandali e inchieste giudiziarie. La scorsa settimana, alla vigilia del voto, il leader dell’Spd è stato sentito da una Commissione parlamentare perché un ufficio del suo Ministero non avrebbe informato la polizia su dettagli rilevanti in indagini su possibili reati di riciclaggio. La vicenda ha però contorni fumosi: il quotidiano Spiegel, ad esempio, sostiene che a motivare l’audizione di Scholz potrebbe essere la sfiducia che caratterizza il rapporto tra procure e Ministero delle Finanze

Nel 2020 è stato coinvolto nell’inchiesta legata a Wirecard, app di pagamento tedesca con un buco di quasi 2 miliardi di euro nel bilancio. Scholz, a capo dell’autorità di vigilanza in quanto ministro delle Finanze, avrebbe dovuto essere al corrente dei debiti dell’azienda. Responsabilità che, secondo il politico, sarebbe invece della società di controllo incaricata di seguire le vicende finanziarie della società

Molti hanno subito indicato Scholz come il degno erede di Angela Merkel, non tanto per il programma politico, quanto più per i modi rassicuranti e il carattere fermo per cui è conosciuto. I temi principali su cui si è giocato la corsa da cancelliere sono la diminuzione delle tasse per i più poveri e l'aumento di quelle sui redditi alti, l’aumento del salario minimo (da 9,60 a 12 euro all'ora) e la lotta al caro affitti

Dopo la vittoria alle elezioni di settembre e mesi di trattative per la formazioni di un governo, Scholz l'8 dicembre 2021 diventa ufficialmente cancelliere tedesco, alla guida di una coalizione composta dai suoi socialdemocratici (Spd), Verdi e Liberali