Un'autobomba è esplosa contro un posto di blocco non lontano dal palazzo presidenziale. A rivendicare l'attacco il gruppo jihadista di Al-Shabaab
E’ di 8 morti il bilancio di un attentato a Mogadiscio in Somalia, rivendicato dai jihadisti del gruppo di al-Shabaab. A confermarlo è stato il commissario distrettuale di Hamar Jajab, dove è avvenuto l'attacco, che ha sottolineato: "Le vittime sono in gran parte civili e ci sono anche dei feriti il cui numero stiamo verificando".
La dinamica dell'attentato
La potente esplosione è avvenuta in tarda mattinata a un posto di blocco situato a circa un chilometro da "Villa Somalia", il palazzo presidenziale. Un testimone ha riferito che il veicolo è esploso mentre veniva controllato da guardie della postazione. "Questa macchina è stata fermata dalle guardie di sicurezza e l'esplosione è avvenuta quando c'erano diverse altre auto e persone che passavano in una strada vicina", ha detto il testimone affermando di aver "visto i feriti e i morti mentre venivano portati via".
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Il gruppo jihadista di al-Shabaab
Gli al-Shabaab, in un breve comunicato, hanno rivendicato l'attacco "mirato al principale checkpoint di sicurezza del palazzo presidenziale". Mogadiscio è regolarmente teatro di attentati da parte di questi jihadisti che dal 2007 guidano un'insurrezione volta a rovesciare il fragile governo somalo sostenuto dalla comunità internazionale.
Al Shabaab, divenuta cellula somala di Al Qaida dal 2012, era stata cacciata dalla capitale dalla forza dell'Unione Africana nel 2011 ma vi continua a compiere attacchi contro il governo, la sicurezza e obiettivi civili. Da una quindicina d'anni l'organizzazione integralista sunnita vuole imporre alla Somalia una versione estrema della sharia, la legge islamica, e al momento controlla vaste aree rurali del Paese.