Londra punta sulla terza dose di vaccino per evitare nuovi lockdown

Mondo

Raffaella Cesaroni

Il premier Boris Johnson indica la strategia invernale di Downing Street per continuare a fronteggiare la pandemia, allontanando lo spettro di nuovi lockdown

Contro il Covid-19 Londra sceglie la sua strada e come spesso accade lo fa prima degli altri. Terza dose di vaccino contro il Covid per tutti i residenti nel Regno Unito dai 50 anni in su (una platea di 30 milioni di individui) entro Natale e una singola vaccinazione per gli studenti dai 12 ai 15 anni. Ma – confermando la linea indicata dai suoi ministri – niente Green Pass per utilizzare i trasporti o frequentare i locali. Sono queste le misure annunciate dal premier Boris Johnson, le armi del governo britannico nella "campagna d'inverno" per affrontare la pandemia. Spalleggiato dal suo consigliere capo medico Chris Whitty e consigliere capo scientifico Patrick Vallance, il primo ministro ha dettato la linea da Downing Street.

La situazione in Gran Bretagna

"Oggi ci sono più contagi, ma siamo in condizioni incomparabilmente migliori per combattere il virus", ha detto Johnson confrontando la situazione in cui la Gran Bretagna è oggi con quella di un anno fa, sottolineando che l'80 per cento della popolazione al di sopra dei 16 anni è stato già vaccinato con due dosi e che il 90 per cento degli adulti hanno anticorpi contro il Covid. Il premier conservatore è tornato ad appellarsi alla responsabilità di tutti, chiedendo di indossare comunque la mascherina in caso di assembramenti e di restarsene a casa qualora si avvertissero gli ormai noti sintomi che potrebbero far sospettare il contagio.

Terza dose dalla prossima settimana

La terza dose o richiamo del vaccino, preferibilmente sieri a mRNA come Pfizer o Moderna, inizierà a essere offerta e somministrata già a partire dalla prossima settimana. Come di consueto i primi della lista saranno i soggetti più anziani e coloro che appartengono alle categorie maggiormente a rischio, i fragili. Si passerà poi al personale ospedaliero a maggior rischio contagio e successivamente a chiunque abbia più di 50 anni. In questa fase saranno vaccinati anche i giovani più vulnerabili per malattie pregresse. Riguardo la fascia 12-15 anni, sarà offerta una singola dose di vaccino già a partire dalla settimana prossima, dopo avere avuto il consenso dai genitori, attraverso un programma collegato alle scuole.

Niente Green Pass

Sul Green Pass, come detto non richiesto al momento per trasporti e locali, Johnson ha chiarito che non è escluso che in futuro la certificazione di avvenuta vaccinazione possa essere richiesta qualora le cose peggiorassero e da questo dipendesse la possibilità di tenere aperti o meno imprese ed esercizi commerciali.

L’importanza della vaccinazione

"Il Covid è ancora là fuori, la pandemia pone ancora dei rischi, ma sono fiducioso che possiamo proteggere i passi avanti che abbiamo compiuto" - ha concluso il primo ministro, rivolgendosi in particolare a chi ancora non è vaccinato, esortando a farlo. E per spronare questi cittadini britannici ha ricordato che chi ha ricevuto due dosi corre nove volte meno pericoli di morire rispetto a chi non è vaccinato.

La nuova normalità

Il professor Whitty ha dichiarato che la pandemia sembra essersi stabilizzata ad ritmo di circa 30 mila casi giornalieri, alimentati dalla variante Delta del virus, sia pure con una proporzione di ricoveri e soprattutto decessi ad oggi largamente inferiore rispetto alle ondate dei mesi passati, tanto che per il momento la pressione dei ricoveri non è tale da travolgere gli ospedali. Pur avvertendo che potrebbe ancora crescere, la Gran Bretagna è tornata ad una nuova normalità che prevede la convivenza attenta con il virus. L’auspicio di Johnson è che la situazione resti sotto controllo così da evitare lo spettro dell'ennesimo lockdown. Dal Ministro della Sanità Sajid Javid l’avvertimento: l'obbligo delle mascherine potrebbe tornare se la situazione dovesse peggiorare. 

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